Editoriale

1 Gennaio - 31 Dicembre 2012, un anno da ricordare!

31.12.2012 11:42

auguri2013


E’ stato un anno importantissimo in casa Pescara, denso di emozioni, da scolpire nel cuore e nella mente: il 2012 saluta e lascia spazio a nuovi 365 giorni che si sperano egualmente ricchi di soddisfazioni per i tifosi del Delfino.

Il 2012 si era aperto con la vittoria di Nocera Inferiore, ultima gara di un girone d’andata letteralmente straordinario per la Zeman’s Band che aveva esportato in tutta Italia il suo calcio fatto di spettacolo e punti: il Delfino stava ponendo così la sua candidatura al salto di categoria e gettando le basi per la sua cavalcata trionfale.

Non è stato tutto facile, però, per la truppa dannunziana: le pesanti nevicate che hanno colpito l’Abruzzo avevano spezzato il trend positivo sul campo di Sansovini e soci e venti di crisi spiravano forti su Pescara. Una serie di sconfitte sul campo, ma sono state le vicende extra sportive a rendere triste la Primavera pescarese: una serie incredibile di lutti, infatti, ha colpito il mondo biancazzurro.

Prima Franco Mancini, poi Piermario Morosini in Pescara-Livorso ed infine l’uccisione dello storico tifoso Domenico Rigante: la commozione e la tristezza si sono trasformate tuttavia in una feroce determinazione sul campo per dedicare ai 3 amici scomparsi il traguardo più bello, il ritorno in Serie A.

Dopo una serie impressionante di vittorie consecutive, il Pescara può con una giornata d’anticipo staccare il biglietto per il salto di categoria e festeggiare la promozione sul campo della Sampdoria. E’ il 20 Maggio, il Marassi è espugnato ed il sogno diviene realtà. C’è ancora una giornata da disputare ed un nuovo traguardo da tagliare, il primo posto: sarà Ricky Maniero a tempo scaduto a battere la Nocerina e a consegnare la prima piazza al Pescara.
L’addio di Zeman, tornato nella sua Roma a guidare i giallorossi, apre le porte di casa Pescara ad un esordiente, Giovanni Stroppa. L’eredità è pesante, la sfida difficile ma non impossibile: Giovannino, un passato da grande calciatore ma un presente da novizio della panchina, guiderà i biancazzurri sino alla trasferta di Siena quando decide di dimettersi. La sua avventura in biancazzurro, accompagnata da un forte scetticismo generale ma dalla fiducia della società, non è stata semplice: alla rivoluzione estiva della rosa (hanno salutato tanti eroi della promozione, da Verratti a Immobile passando per Sansovini, Insigne, gessa e tanti altri), criticata per scelte tecniche e tempistiche, sono seguiti sul campo risultati non brillanti e prestazioni deludenti.

Il ritorno in Serie A, insomma, è stato abbastanza traumatico ma il Delfino ha sempre galleggiato, anche con Stroppa, senza mai affondare in graduatoria. L’addio del primo condottiero stagionale ha riportato alla base una vecchia conoscenza biancazzurra, Cristiano Bergodi. Qualche settimana di duro lavoro ha già portato i primi frutti: una squadra che finalmente ha una sua identità di gioco e due vittorie in delicatissime partita. L’ultima partita è da ricordare: prima di Natale, Togni, precedentemente accantonato, in pieno recupero regala vittoria e gioia al popolo pescarese.

Ed ora sotto con il 2013, un anno che ci si augura ricco di felicità!

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