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Ordinanza firmata. In Abruzzo torna il pubblico negli stadi e nei palazzetti

Ma in numero limitato

23.09.2020 16:59

Via libera al pubblico negli stadi abruzzesi. Da domani, 24 settembre, è autorizzata la presenza degli spettatori per tutti gli eventi sportivi di carattere provinciale, regionale o nazionale nel rispetto dell’ordinanza regionale numero 78 dello scorso 11 agosto. Il testo prevede la presenza di massimo 1000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 in quelli al chiuso.

La presenza di pubblico – si legge nella nuova ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio – è ammessa esclusivamente negli impianti sportivi al chiuso e all’aperto nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da preassegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento”.

Un piccolo ma importante passo verso la normalità. Da domani tornerà ad esserci, gradualmente, in Abruzzo la presenza di pubblico durante lo svolgimento di competizioni ed eventi sportivi, e riconosciuti dalle relative federazioni, di carattere provinciale, regionale o nazionale, nel rispetto delle disposizioni stabilite dall'ordinanza numero 78 dell’11 agosto 2020 e, più in generale, in ossequio alle disposizioni anti Covid. Lo ha stabilito ieri, con apposita ordinanza (la n. 87), il Presidente della Regione Marco Marsilio. La presenza di pubblico è ammessa esclusivamente negli impianti sportivi al chiuso e all’aperto nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da pre-assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento. La capienza massima di pubblico ammessa è fissata, con riguardo agli impianti all’aperto e a quelli al chiuso, rispettivamente nel numero di 1000 e di 700 persone. Ogni spettatore ha l’obbligo di occupare, per l’intera durata della competizione o dell’evento, esclusivamente il posto a sedere specificatamente assegnatogli, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento di posto. Tra ogni spettatore seduto – a prescindere se si tratti di soggetti del medesimo nucleo familiare o di conviventi o di congiunti – va assicurata, a carico del soggetto gestore, una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro. Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutta la durata della competizione, o dell’evento, se al chiuso mentre all’aperto la mascherina va indossata dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e, comunque, ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso. Deve inoltre essere favorito l'utilizzo di tecnologie digitali automatizzando i processi organizzativi e partecipativi (ad esempio sistema di prenotazione, pagamento biglietti, compilazione di modulistica, sistema di registrazione degli ingressi) per evitare prevedibili assembramenti e consentire comunque la registrazione degli spettatori, che deve essere in ogni caso effettuata e mantenuta dai responsabili per 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati, in modo da assicurare il tracciamento dei contatti a richiesta delle autorità competenti. Per evitare assembramenti nel momento del controllo della temperatura e dei biglietti d’ingresso, si dovrà necessariamente attivare sufficienti varchi per l'accesso del pubblico all’impianto. E' infine obbligatorio, in particolare, lo scaglionamento, a gruppi, degli spettatori nelle fasi di accesso alla competizione o evento sportivo e di deflusso al termine della stesso, tramite un programma definito, coordinato dal personale dedicato all’assistenza al pubblico E’ vietato introdurre all’interno degli impianti striscioni e bandiere. L’ordinanza è operativa, dunque, da subito passata anche al vaglio del Dipartimento Sanità-Ufficio di coordinamento, supporto e documentazione

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