Buio pesto a Pescara, il Carpi mostra la manita (0-5)
Due reti in due minuti nel finale di primo tempo (Concas al 47’ in sospetto fuorigioco e Letizia al 49’pt con la complicità di Fiorillo) condannano il Pescara che era appena rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Aresti per fallo su Mbakogu (in sospetto fuorigioco): all’Adriatico passa dunque il Carpi, certificando così con tutta evidenza la crisi del Delfino. Finisce 0-5, perché al 1’st Letizia serve subito il tris su assist di Concas e poi Mbakogu al 15’st e al 39'st completa l’opera.
La partita si decide già nel primo tempo, animato anche dalla sostituzione del direttore di gara: l’infortunato Pinzani (sospetta rottura del tendine di Achille) è costretto a dare forfait al 30’ ed è sostituito da Strippoli, il IV Uomo. Il secondo tempo, che si apre con il terzo gol emiliano, è solo un Calvario per i biancazzurri. I tifosi della Nord lasciano vuota in segno di protesta la parte centrale della curva ad inizio ripresa. Ora a Bari, dove venne esonerato Marino nel febbraio scorso, Baroni deve provare a salvare la sua panchina a meno di decisioni prese già nel post gara.
Il match. Nessuna novità nelle formazioni annunciate alla vigilia, Pescara e carpi si schierano con uno speculare 4-3-3 atipico (negli ospiti ha più le sembianze di un 4-5-1) dove saranno fondamentali i tagli degli esterni d’attacco per impensierire due retroguardie che non si sono dimostrare finora irreprensibili. Nel Pescara debuttano dal 1’ Memushaj a centrocampo ed il tandem Melchiorri-Maniero in avanti. Dei due ex nella rosa del Carpi, il solo Romagnoli scende in campo dall’inizio; Inglese, infatti, si accomoda in panchina.
Parte meglio il Pescara rispetto al carpi, quanto meno nell’intenzione di fare la partita comandando le operazioni. Gli ospiti si raccolgono compatti, provando ad uscire in contropiede dal proprio guscio grazie alla vivacità di Concas e Mbakogu.
Gabriel si sporca i guanti per la prima volta al 14’, quando un calcio da fermo di Politano lo costringe alla deviazione in corner; dagli sviluppi dello stesso, Maniero arriva ad impattare il pallone ma non a riuscire ad indirizzarlo in modo vincente in porta. Il Carpi fa molta densità in mezzo al campo, mantenendo al contempo attenzione sugli esterni per non offrire il fianco al Pescara. I biancazzurri, dal canto loro, cercano di imbastire una qualche trama degna di nota, ma non vengono supportati dalla spinta degli esterni bassi (Pucino a sinistra e Zampano a destra, contrariamente al preventivato). Al 24’, Mbakogu scatta sul filo del fuorigioco ma non è abile a battere Aresti in uscita bassa per il vantaggio emiliano. Al 26’ episodio molto particolare: l’arbitro Pinzani inciampa e, dopo un ruzzolone, è costretto a ricevere cure mediche. Il sig. Pinzani è deve alzare bandiera bianca (esce in barella) e viene sostituito dal IV ufficiale, il sig. Giuseppe Strippoli di Bari a partire dal 30’. Essendo stato a lungo il gioco fermo, si prevede recupero monstre per la prima frazione di gioco. Al 37’, provvidenziale Aresti in uscita a dire di no a Mbakogu. Memushaj prova d imitare Maradona calciando in porta direttamente da corner al 41’, ma la parabola insidiosa si spegne sul fondo. Al 44’ episodio chiave: Aresti blocca fallosamente in uscita Mbakogu lanciato a rete, ma fuori area, il rosso è inevitabile. Pescara in 10 e Baroni richiama Maniero per far spazio a Fiorillo. Al 47’ la doccia fredda: Concas in posizione si sospetto fuorigioco si ritrova a tu per tu con Fiorillo e lo fredda. Inutili le proteste biancazzurre, la rete è convalidata. Due minuti dopo il raddoppio: Letizia pesca il jolly dalla distanza che beffa un Fiorillo non irreprensibile (eufemismo). Ora gli ospiti vanno a nozze negli spazi che si creano, solo l’intervallo interrompe il dominio finale dei biancorossi di Castori.
Pronti via e dopo un minuto il Carpi serve il tris: è Letizia su assist di Concas e bucare ancora Fiorillo. I tifosi della Nord lasciano vuota in segno di protesta la parte centrale della curva. Si attende solo il fischio finale, nonostante manchi quasi tutta la frazione di gioco: la partita è già chiusa e si attende solo che il Delfino completi il proprio Calvario. Al 15’, però, Mbakogu scherza i difensori biancazzurri e sigla il poker del Carpi. Al 20’ un fischiatissimo Bjarnason lascia il posto al baby Selasi. Piove anche sul bagnato in casa Pescara: al 26’ Salamon si fa male ed è costretto ad uscire, sostituito da Boldor. Il match, ovviamente, non ha più nulla da dire. I minuti però trascorrono lenti, amplificando solo la situazione di estrema gravità nella quale versa il Pescara. C'è ancora tempo per la manita emiliana, siglata al minuto 39' da Mbakogu. Termina così, con una cinquina sbattuta in faccia ad un Pescara imbarazzante. E ora Baroni rischia....
Pescara – Carpi 0-5
Marcatori: 47’pt Concas (C) , 49’pt e 1’st Letizia (C), 15’st e 39'st Mbakogu (C)
Pescara: Aresti, Pucino, Cosic, Salamon (26’st Boldor), Zampano, Memushaj, Appelt Pires, Bjarnason (20’st Selasi), Politano, Maniero (45’pt Fiorillo), Melchiorri. Al.. Baroni
Carpi: Gabriel, Struna (4’st Poli), Romagnoli, Suagher, Gagliolo, Letizia, Lollo, Bianco, Pasciuti (34'st Embalo), Concas (17’st Inglese), Mbakogu. All. Castori.
Arbitro: sig. Pinzani di Empoli, coadiuvato dagli assistenti De Troia e Bottegoni (dal 30’pt l’arbitro per infortunio viene sostituito dal IV ufficiale, il sig. Giuseppe Strippoli di Bari.)
Ammoniti: Bjarnason, Salamon, Memushaj, Cosic (P), Struna (C)
Espulso: Aresti al 45’pt per fallo da ultimo uomo su Mbakogu lanciato a rete
Note: al 30’ il primo arbitro, Pinzani, viene sostituito dal IV Uomo sig. Strippoli
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