Prima squadra

Pescara-Spal 1-1, le pagelle dei biancazzurri

Si salvano in pochi

02.03.2025 13:43

Anche questo campionato 2024-2025 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!

PLIZZARI, voto 6: al 14’, dopo una prima respinta incerta, riesce nuovamente a respingere il tap-in di Zammarini. Al 16’ compirà un ottimo intervento, respingendo un calcio d’angolo. Al 50’ è incolpevole sul gol del pareggio estense, firmato da D’Orazio. Al 61’ l’estremo difensore biancazzurro “si vendica” respingendo un’altra insidiosa punizione battuta da D’Orazio. Bene, ma non benissimo;

MORUZZI, voto 5,5: gioca solo il primo tempo, realizzando una performance senza particolari acuti. Tra l’altro al 14’ si lascia scappare un’azione offensiva della Spal, conclusasi con il tap-in respinto a Zammarini; 

LANCINI, voto 5,5: gioca una buona partita in fase di copertura, ma al 37’ rimedia un’ammonizione. Al 79’ è co-responsabile della sortita offensiva di Rao che, per poco, non porta in vantaggio la Spal;

BROSCO, voto 5,5: vale lo stesso discorso fatto per Lancini; 

PELLACANI, voto 5,5: idem come per Lancini e Brosco;

DAGASSO, voto 6,5: è l’unico ad impegnarsi e a creare occasioni pericolose con una certa continuità. All’11, su punizione, manda un suo sinistro poco alto al di sopra della traversa. Al 28’ si sarebbe procurato un rigore, dopo essere stato atterrato in area di rigore da Fiordaliso che lo atterra in area, ma l’arbitro non lo ha concesso. Al 43’ un suo ottimo cross consentirà a Tonin una buona occasione da gol di testa, non sfruttata dall’attaccante biancazzurro. Al 65’ ci riprova, vanamente, con un colpo di testa;

SQUIZZATO, voto 5,5: partita senza infami e senza lodi per il centrocampista biancazzurro che fa il suo, ma non lascia un segno profondo; 

VALZANIA, voto 6: al 28’ è suo il cross che verrà inizialmente sporcato da Bentivegna, intercettato da Dagasso poi atterrato e infine ripreso ancora da Bentivegna che firmerà il gol del momentaneo vantaggio biancazzurro. Poi poco altro degno di nota;

CANGIANO, voto 4: riceve molti palloni in avanti, specie nel secondo tempo quando Bentivegna viene sostituito da Alberti, ma sbaglia tutti gli interventi. È un giocatore in crisi nera, emblema dei limiti strutturali del reparto avanzato biancazzurro, che se dovessimo definirlo con un motto sarebbe “vorrei, ma non posso” o, a limite, “non riesco”; 

TONIN, voto 5,5: al 43’ intercetta il crosso di Dagasso, realizzando un colpo di testa che però non centra la rete. Troppo poco per un altro attaccante che si impegna, ma fatica a concretizzare; 

BENTIVEGNA, voto 7: è l’unico attaccante biancazzurro che, al momento, dimostra di avere qualità e compie il suo dovere. Al 24’ tenta un tiro centrale finito tra le braccia del portiere estense Galeotti. Al 28’, però, sblocca il risultato insaccando in rete il cross di Valzania inizialmente sporcato dallo stesso Bentivegna e poi ripreso dopo la deviazione di Dagasso. Verrà sostituito al 53’, decisamente troppo presto essendo l’unico attaccante biancazzurro in forma;

CRIALESE (dal 46’), voto 5,5: rileva Moruzzi, ma non dà il maggior equilibrio sperato in difesa e al 79’ la Spal ne approfitterà con il tentativo fallito di Rao, che avrebbe potuto portare in vantaggio la Spal; 

ALBERTI (dal 53’), voto 6: il suo è un voto “politico”. In campo si dà da fare, ma non riesce ad incidere ed è ampiamente giustificato non avendo i minuti nelle gambe, rientrando da un grave infortunio; 

FERRARIS (dal 53’), voto 5,5: al 81’ si rende autore di un colpo di testa parato da Galeotti. Ci riproverà al 93’, sempre di testa, ma l’arbitro aveva già fermato l’azione. Ci manca il Ferraris “killer” che, nel girone d’andata, entrava e segnava implacabilmente. Che nostalgia! 

MEAZZI (dal 67’), voto 5,5: rileverà Squizzato, ma senza cambiare le sorti della partita;

Mister Baldini, voto 4,5: a nostro parere cambia esageratamente presto Bentivegna, l’unico calciatore del reparto offensivo davvero efficace. Per il resto, in campo, fa quel che può. È nel post partita che perde la testa, litigando con un giornalista locale e rendendosi autore di un duro sfogo in sala stampa (censurato dal Sindacato giornalisti abruzzesi e dall’Unione stampa sportiva) in cui ammette di fatto l’inconsistenza e i limiti dei giocatori messigli a disposizione dalla società. Tutto questo, dopo averne tessuto le lodi per mesi, parlando di magia. “Noi siamo questi”, ha dichiarato l’allenatore toscano. Ma, seppur con maggior carica e motivazione, lo eravamo anche nel girone d’andata. Serve ben altro equilibrio, per tenere saldi i fragilissimi nervi dello spogliatoio biancazzurro.

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