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Il bimbo d'oro è diventato uomo: i 30 anni di Marco Verratti

Nello stesso giorno nel quale Giorgio Repetto ne ha compiuti 70

05.11.2022 14:40

Il bimbo d'oro biancazzurro è diventato grande e ha soffiato su una torta con 30 candeline proprio nel giorno in cui, un'altra icona del calcio pescarese come Giorgio Repetto (un segno del destino?) ha compiuto 70 anni: il 5 novembre Marco Verratti, uno dei più forti giocatori italiani, ha compiuto 30 anni. 30 anni vissuti al massimo, 15 - o giù di lì -  dei quali vissuti da calciatore professionista con record in maglia Pescara, in maglia PSG e con la conquista della Coppa d'Europa con la Nazionale come apice di una carriera ben lungi dall'essere finita. 

Da Il Centro, vi riproponiamo il bel pezzo pubblicato sul quotidiano abruzzese in occasione dei 30 anni del Gufetto di Manoppello. Buona lettura!

"Da Manoppello a Parigi, passando per Pescara. Dalla serie B fino alla Champions League, senza attraversare la serie A. Se n’è andato dall’Abruzzo nel 2012 che era Marcolino, oggi è Marco Verratti. E compie 30 anni. Non più un ragazzino, ma un uomo. Che ha moglie e figli. Che è uno dei leader tecnici di una delle squadre più forti del Mondo, il Paris Saint Germain. Il più forte calciatore abruzzese in circolazione. In bacheca ha il titolo Europeo conquistato con l’Italia nel 2021 più diversi titoli nazionali francesi. 29 trofei in tutto. Gli manca la Champions e la sta cercando insieme al Paris Saint Germain. 

Marco dà del tu, anche al livello tecnico, a gente del calibro di Messi, Neymar e Mbappè. Fino a mercoledì sera, a Torino contro la Juventus, ha dato dimostrazione di forza tecnica. E’ come se giocasse ancora in paese, tanta è la spensieratezza con cui gioca il pallone. E’ cresciuto in personalità con il passare degli anni. Ma nel trapasso da giovane a uomo ha superato diversi ostacoli che ne hanno forgiato il carattere. Probabilmente, uno dei primi è stato proprio dieci anni fa quando ha lasciato Pescara per Parigi per circa 12 milioni di euro. Lo volle l’allora ds dei parigini Leonardo.

Il distacco dalle proprie radici, familiari e non, non è stata cosa di poco conto. Ma lontano da casa è stato chiamato a tirare fuori gli attributi. Si è conquistato il rispetto – non solo tecnico – dentro a uno spogliatoio di calciatori milionari. Ha resistito al vento delle polemiche. Soprattutto dellacritica. Un periodo era stato preso di mira, al pari di un Psg che costava tanto e non vinceva fuori dai confini nazionali. «Il mio stile di vita non è quello che dicono», dice spesso, «amo stare con la mia famiglia e non esco ogni notte anche perché altrimenti mia moglie mi caccia. Ogni mattina i miei figli si svegliano alle 7 per andare a scuola, la mia vita è tranquilla».
Verratti ha pensato di lasciare Parigi per Barcellona qualche anno fa, quando Messi ne reclamava l’ingaggio. Per poi diventare una sorta di uomo di fiducia del club dell’emiro che lo paga quasi dieci milioni di euro (netti) a stagione.

Ha lasciato il procuratore di un tempo, Donato Di Campli, per abbracciare il compianto Mino Raiola. Nel tempo ha maturato l’idea di restare a vivere a Parigi. Altro che nostalgia dell’Abruzzo. E' diventato papà di Tommaso e Andrea. Ha lasciato la compagna Laura Zazzara e ha sposato la modella francese Jessica Aidi. Insomma, 30 anni vissuti intensamente senza spezzare i fili che lo legano all’Abruzzo.

Marco è tifoso del Pescara, la squadra che nella prima esperienza di Zeman in biancazzurro, ha contribuito a portare in A. Non a caso ha postato foto dei figli con la maglia del Pescara. Quando può si mette davanti al televisore per tifare i biancazzurri. E’ rimasto legato all’ambiente. In Nazionale è uno degli intoccabili del ct Mancini. Il suo stile di gioco si abbina alla perfezione con quello del tecnico che ama sviluppare la manovra palla a terra. Celebri le sue scivolate, entusiasmante per come tratta il pallone, spesso è impossibile sradicarglielo dai piedi. Sembra abbia una calamita attaccata al pallone.

Cervello fine: prim’ancora che gli arrivi il pallone sa già come giocarlo e, soprattutto, ha i mezzi tecnici per fare di tutto. Ama gli assist più dei gol. Oggi è il suo compleanno, ma è anche la vigilia di Lorient-Paris Saint Germain. Le occasioni per festeggiare non mancheranno. Anche perché ora ha un chiodo fisso: la coppa dalle grandi orecchie da alzare per scrivere un’altra pagina di storia calcistica".
 

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