Prima squadra

Crotone - Pescara 4-2: la crisi biancazzurra è senza fine

20.03.2016 19:26
Il Delfino si arena (anche) a Crotone. Ancora una volta dormite difensive, ancora una volta errori individuali pesanti ed ancora una volta palle inattive letali. Il Pescara paga nuovamente dazio ai problemi insoluti e lascia l'intero bottino al Crotone capolista. Finisce 4-2 allo Scida e il quarto ko di fila certifica in modo ineluttabile la preoccupante involuzione e la crisi nera della Oddo's band, capace di raccogliere appena 3 punti nelle ultime 8 gare. Intensità, aggressività, concentrazione e "fame": il Crotone mette in campo tutte quelle caratteristiche e quelle prerogative che il Pescara aveva ma che ha incredibilmente smarrito in due mesi da brividi. E sabato prossimo ci sarà una nuova trasferta per Lapadula e soci, a Terni (senza Caprari squalificato e senza i nazionali)... La gara. Oddo schiera gli 11 ipotizzati alla vigilia, con Mandragora centrale difensivo e la "Banda Bassotti" in avanti. Crescenzi parte a destra con Zampano a sinistra, contrariamente alle aspettative. Juric invece lascia in panchina Stoian, "bestia nera" da ex contro i biancazzurri, e lancia Palladino nel tridente completato da Budimir e Ricci. Grande agonismo in campo sin dall'avvio, contrasti duri ma leali tra i contendenti. Alla prima palla inattiva, Pescara subito sotto: nuova dormita generale e Dos Santos, appostato sul secondo palo in perfetta solitudine, di testa batte Fiorillo (5'). Partenza ad handicap, dunque, per i Biancazzurri. Padroni di casa pimpanti, ospiti frastornati: al 10', splendida combinazione del tridente pitagorico, ma Ricci strozza troppo il diagonale che sibila sul fondo. E al 16' il Crotone raddoppia: è Palladino a bucare ancora Fiorillo, sfruttando due rimpalli in area (tocco galeotto di Ricci con avambraccio incluso) e l'uscita sbagliata della retroguardia. Pescara in bambola: al 20' Fiorillo nega il tris al Crotone respingendo di piede su Martella. La risposta pescarese è tutta in un tiro dalla lunga distanza, ma centrale, di Lapadula che Cordaz blocca agevolmente. Lo stesso bomber, su cross di Lapadula, al 24' devia di testa con la palla che si perde sul fondo. Al 27' il Pescara riapre la gara: su un tiro da fuori di Caprari, deviazione di Lapadula che spiazza Cordaz. E' 2-1. Ma l'illusione dura appena 2': Fiorillo esce malissimo su un cross di Palladino e lo Zampano crotonese riporta a due le lunghezze di distacco tra le due squadre. Al 32', Lapadula direttamente da calcio di punizione prova nuovamente a riaprire la gara, ma invano. Il Pescara è tanto generoso quanto impreciso ed ad ogni occasione subita raccoglie il pallone in fondo al proprio sacco: 3-1 inevitabile, tra errori individuali e collettivi che non lasciano scampo. Scemano progressivamente i ritmi vertiginosi della prima parte di match, le squadre che tirano un po' il fiato: inevitabile che la parte finale di primo tempo sia figlia della gestione del vantaggio da parte del Crotone e degli attacchi confusi e improduttivi del Pescara. Si va al riposo sul 3-1, anche se Verre al 42' avrebbe la palla buona per accorciare. Si riparte senza novità nelle due formazioni. Parte forte il Pescara, ma la squadra di Oddo non trova il gol immediato che può ravvivare la parte restante di gara. Al 7', in ripartenza il crotone sfiora il poker ma nè Ricci nè G.Zampano riescono ad indirizzare la sfera in modo vincente dopo respinta di Fiorillo su cross di Budimir. Ma il gol è nell'aria e nel successivo corner arriva: è Ferrari che svetta tutto solo al limite dell'area piccola e firma il 4-1(8'). Ancora una volta letale una palla inattiva e la consueta dormita generale. Al 13' Oddo getta nella mischia Pasquato per Benali, ma il punteggio severo e lo "stato confusionale" dei baincazzurri non consente di sperare in rimonte clamorose. Con la tranquillità del congruo vantaggio e dei punti di distacco sulla terza, il Crotone gioca sul velluto e prova ad incrementare il punteggio in una bolgia infernale e giustificata, data l'impresa che sta compiendo la squadra di Juric, ormai da considerare virtualmente in A. Al 20', una percussione di Memushaj è fermata fallosamente in area da Paro e per Maresca ci sono gli estremi per l'assegnazione della massima punizione. Dal dischetto lo stesso centrocampista albanese batte Cordaz ed accorcia (21'). Al 23' Maresca allontana Juric per proteste. Un minuto dopo Cordaz respinge con i pungi un calcio mancino di Torreira, il Pescara inizia a credere alla possibilità di rimonta anche perchè il Crotone ha abbassato molto il suo baricentro e bada principalmente a difendersi. Al 32' Cordaz è prodigioso su Pasquato, ennesimo segnale che al netto degli errori difensivi è un periodo anche sfortunato. Oddo un minuto dopo gioca la carta della disperazione, schierando verde per Torreira. Al 35', Palladino prova il "gol alla del Piero" ma stavolta Fiorillo non si fa beffare e vola per la deviazione, ripetendosi 1' sulla deviazione acrobatica di Budimir. Al 37', Lapadula ha la palla buona per il 4-3, ma impatta male e calcia fuori. Oddo al 39' decide di regalare gli ultimi 7' di gara a Cocco; va fuori Caprari. Il forcing finale biancazzurro è davvero generoso, ma altrettanto sterile ed inconcludente: al triplice fischio del sig. Maresca è trionfo Crotone e crisi Pescara. Tabellino Crotone - Pescara 4-2 Marcatori: 5'pt Dos Santos (C), 16'pt Palladino (C), 27'pt Lapadula (P), 29'pt G.Zampano (C), 8'st Ferrari (C), 21'st Memushaj su rig. (P) Crotone: Cordaz, Ferrari, Dos Santos, Garcia Tena (12'st Cremonesi), G.Zampano, Barberis, Paro (33'st Sabbione), Martella, Ricci (38'st Stoian), Budimir, Palladino. All. Juric Pescara: Fiorillo, F.Zampano, Mandragora, Fornasier, Crescenzi, Verre, Torreira (33'st Verde), Memushaj, Benali (13'st Pasquato), Caprari (39'st Cocco), Lapadula. All. Oddo Arbitro: sig Maresca di Napoli Ammoniti: Caprari, Lapadula (P), Garcia Tena, G.Zampano, Dos Santos, Paro, Budimir, Cordaz, Cremonese (C) Espulso: Juric (all. crotone) pre proteste al 23'st

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