Lettera al "Sindaco" Sansovini di un tifoso
Quattro stagioni, tantissimi gol, due promozioni e mille emozioni: il rapporto tra Pescara e Marco Sansovini è sempre speciale e la lettera inviata a ForzaPescara.TV da un tifoso biancazzurro, William Gelsumino, lo testimonia ancora una volta. A beneficio di tutti i supporters biancazzurri la pubblichiamo con piacere.
"Il Sindaco, quello VERO, torna ancora a Pescara.
Siamo in piena campagna elettorale a Pescara, ma il Sindaco di cui parlo non è quello che viene eletto nel chiuso di una cabina elettorale, bensì quello che è stato eletto nell’aperto di un catino ribollente di tifo stagliato all’interno della Pineta D’Annunziana.
E così ci si incontra di nuovo.
Per la terza volta in questa stagione e per la seconda all’Adriatico (la prima ci fu una standing ovation per te da parte del nostro stadio, cosa che spero possa accadere nuovamente).
Nelle due precedenti occasioni la tua ex squadra, lo Spezia, ci fece uno sgambetto e mezzo: pareggiammo in casa e perdemmo sonoramente in Coppa Italia in Liguria, in quel giorno in cui tu segnasti l’ultima rete ufficiale in maglia bianca. Proprio dopo quella tua marcatura alcuni qui a Pescara storsero il naso per il fatto di aver “esultato” dopo la più classica delle reti dell’ex.
E ricordo ancora a fine partita quando ci incontrammo e tu, con l’umiltà che ti ha sempre contraddistinto, ci tenesti a spiegarmi che il tuo gesto dopo il gol era solo un saluto, peraltro molto misurato, a tua moglie (che era presente in tribuna) dopo aver trovato una rete che mancava da quasi due mesi. E per un bomber di razza come te non è affatto bello rimanere a secco per lungo tempo.
Ma a me non dovevi spiegazioni e non le dovevi neanche a chi sa come sei fatto e conosce le tue qualità morali (sebbene qualcuno forse troppo pieno di sé nella stanza dei bottoni biancazzurra meriterebbe una tua smodata esultanza sotto il suo naso per come ha lasciato andar via un Uomo come te, con la “U” rigorosamente maiuscola).
In quel freddo pomeriggio di dicembre, lo Spezia si guadagnò l’accesso al turno successivo di Coppa Italia contro il Milan e ricordo quando mi dicesti “Non ho mai giocato al Meazza. Sarebbe la prima volta”. Il tuo sguardo era emozionato, come quello di un normalissimo ragazzo al quale dicono “Giocherai in uno degli stadi più importanti del mondo”, che poi è un po’ il sogno di tutti noi amanti del calcio… anche il mio, che sono tuo coetaneo.
Peccato che ti abbiano negato anche questa emozione, che sarebbe stato un atto dovuto per te che ti eri guadagnato sul campo quella gara (del resto, statistiche alla mano, sei ancora il capocannoniere della Coppa Italia 2013/14)!
Un mese fa sei tornato di nuovo in Abruzzo e puntuale come neanche uno “stalker” sono passato a salutarti.
Quel giorno, scendendo dalle scale della stazione, dopo avermi abbracciato e salutato, mi hai detto come sempre “Tu fai troppo per me! Non so se me lo merito tutto questo!” a dimostrazione delle tue infinite umiltà ed umanità, cose che avevo già rimarcato in una lettera che ti scrissi quando tornasti la prima volta da avversario (Lettera a Sansovini di un tifoso biancazzurro)
Caro Marco, ho da sempre il Pescara nel cuore, ma ti seguirò ovunque quando potrò. E quando le nostre strade si incontreranno tiferò sempre per un tuo gol… ed una nostra vittoria (spero che tu non te la prenda).
Sempre però sognerò finché sarai in attività un tuo ritorno qui, con quella fascia al braccio!
In bocca al lupo SINDACO!
Un saluto a te ed alla tua splendida famiglia, Capitano!"
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