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Cannavaro e Consigli annunciano: "Iniziativa AIC pro Rigopiano"

22.01.2017 21:28

Poca voglia di parlare di calcio, nonostante la vittoria. Anche in casa Sassuolo il cuore è triste per i fatti di Rigopiano. Paolo Cannavaro anticipa, a nome dell’Associazione Calciatori, un’iniziativa a sostegno delle famiglie colpite dal dramma di Rigopiano. "Nei prossimi giorni conoscerete tutto nei dettagli, stare vicini moralmente è importante ma c’è bisogno di fare qualcosa concretamente. Crediamo sia giusto che il mondo del calcio, che riceve tanto, sia pronto a dare qualcosa in questi momenti. Credo che di fronte a determinate situazioni tutto passi in secondo piano, se si fosse rinviata la gara non sarebbe stata una decisione errata. Anche perché avrebbe permesso alle Forze dell’Ordine presenti allo stadio di stare altrove a dare una mano a chi ha bisogno. Ma adesso sono discorsi inutili". Anche Andrea Consigli non può gioire a pieno: "Non è facile dire se è stata giusta la scelta di giocareso prattutto se ci fermiamo a pensare che a pochi km da qui ci sono persone che stanno aiutando chi è ancora sotto a quell’inferno. Certe volte noi siamo solo dei commedianti e dobbiamo fare quello che ci dicono, senza poter prendere noi le decisioni, sono vicino alla popolazione colpita in questo momento, oltretutto mia moglie è abruzzese. Dispiace anche, però, che dopo un minuto di silenzio davvero toccante, pregando nella speranza che possa succedere ancora qualcosa di buono, appena fischia l’arbitro si ascoltino insulti continui e gratuiti all’indirizzo dei giocatori avversari", dice in riferimento ai fischi riservati dai tifosi biancazzurri all’ex Alberto Aquilani. Il sorriso di Eusebio Di Francesco non è quello dei momenti migliori. La mente è costantemente proiettata a Rigopiano e da abruzzese verace non poteva che essere così: "Sono vicino alle famiglie in questo momento di tristezza e lutto. Da giorni sono attaccato ai tg per sapere cosa stia succedendo. Quando ho visto uscire un bambino dalle macerie mi sono commosso, è stata una grande emozione. Il calcio poi è un’altra cosa ed è stato bello giocarsela e vincerla. Il rispetto si dimostra impegnandosi al massimo in campo, anche se credo che se non si fosse giocato sarebbe stata la scelta giusta. Ma siamo dei professionisti e dobbiamo adeguarci"

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