Tocca a Valzania e Lonardi
E a Pierozzi
Nel Pescara sta per scoccare l'ora di Luca Valzania e Lorenzo Lonardi. Squadra che vince non si cambia, è vero, e mister Silvio Baldini ha sempre osservato questo antico adagio del mondo del calcio, ma dopo tre partite qualcosa nel suo Pescara è destinato a mutare perchè, al netto del prezioso successo centrato nell'ultima partita, la prestazione di Rimini non è stata all'altezza, soprattutto nel primo tempo e in riferimento al reparto di centrocampo. Il segnale dato dal tecnico dopo appena 24 minuti dal calcio di inizio della sfida del Romeo Neri era stato abbastanza chiaro ed eloquente: un doppio cambio in mediana per motivi tecnici e tattici e non di natura fisica. Fuori Niccolò Squizzato, che già l'anno scorso con Zdenek Zeman in panchina aveva dimostrato di essere un centrale-schermo e non un costruttore di gioco, e Georgi Tunjov, che contro la Torres e nello scampolo di gara in Romagna non ha dato seguito alla brillante prestazione di Terni, e dentro i due nuovi arrivati dal mercato in un reparto che nella precedente stagione era stato quello che ha visto cambiare più spesso interpreti, senza mai trovare una sua definitiva fisionomia. Ecco allora che contro la Pianese del pescarese Fabio Prosperi i due subentranti di Rimini possono davvero partire titolari. Il metronomo proveniente dal Sudtirol e la mezzala tornata in riva all'Adriatico dalla Cremonese sono infatti pronti a fare il proprio debutto da titolare in un centrocampo che verrà completato da quello che ormai è ritenuto l'inamovibile del reparto, quel Matteo Dagasso che è rimasto a Pescara nonostante per tutta l'estate sia stato attenzionato da club di categoria superiore, ultimo giorno di sessione incluso visto il tentativo poi risultato vano del Venezia di prelevarlo per poi lasciarlo un anno in prestito in riva all'Adriatico (cosa accaduta invece ad Alessandro Plizzari). Lonardi avrà compiti di regia mentre Valzania, che comunque non è ancora al top della forma, in fase di non possesso dovrà schermare il play avversario per poi farsi trovare pronto, una volta riconquistata la sfera dal Pescara, per le sue proverbiali percussioni o per gli inserimenti senza palla. Particolare non trascurabile: Lonardi e Valzania garantiscono anche un buon contributo con il tiro da fuori, arma importante quando si affrontano squadre chiuse, o sui calci da fermo, il primo come calciante e il secondo come terminale. In realtà anche Tunjov fa del calcio da fuori una delle sue caratteristiche principali, ma nelle prime uscite ha faticato assai a far vedere questa dote e si è dimostrato tatticamente pigro ad eseguire i compiti affidati. Adesso quindi si cambia. Se nei primi 180 minuti di campionato Baldini (che ieri ha soffiato su una torta con 66 candeline) aveva dunque optato per la continuità di scelte e formazione, se si eccettuano gli avvicendamenti forzati causa infortuni (Staver per Pierozzi che si era stirato a Terni e Tonin per Vergani a Rimini per il problema accusato all'adduttore dal centravanti titolare), per i prossimi 90 potrebbe apportare qualche importante novità, ma dovrà necessariamente far sentire partecipi al progetto Squizzato e Tunjov, per non rischiare di perderli in seguito a quella che potrebbe essere vissuta come una bocciatura. L'altro avvicendamento certo sarà in difesa, dove Edoardo Pierozzi è pronto a riprendersi il suo posto sull'out destro al posto di uno Cornelius Staver diligente e generoso, ma che non essendo un terzino di ruolo rappresenta una soluzione tampone e non una vera opzione quando si è a ranghi completi.
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