Oddo e il sogno A: "Ci credo più di prima"
Oddo e Rossi, gli amici - nemici. L'allievo ed il Maestro l'uno di fronte all'altro, anche in sala interviste. Delio Rossi sostiene che "il pari è il risultato giusto, ma i giochi sono ancora aperti". E a chi gli chiede della direzione arbitrale risponde con sarcasmo: "Gavillucci? E chi è? Ah, l'arbitro...Io degli arbitri non parlo". Oddo, invece, non è soddisfatto e non ha molta voglia di scherzare. "Non abbiamo fatto un buon primo tempo, abbiamo mosso poco il pallone e cambiato poco il gioco. Capisco anche che sia colpa della stanchezza, che è venuta fuori soprattutto in quei 3-4 elementi che hanno sempre giocato, ma va anche bene sul piano del risultato. Andremo a Bologna con l'obiettivo di vincere. Avremmo dovuto osare di più, il Bologna ha giocato una buona partita in difesa e ci ha messo in difficoltà calciando i palloni lunghi e allungando la nostra difesa. Abbiamo sciupato 3-4 palle gol e abbiamo subito qualche contropiede, ma ci sta perché avevamo voglia di vincere. Stiamo lavorando dal punto di vista tattico e dell'equilibrio. ll problema più grande di questa squadra era che quando attaccava, la difesa saliva poco e c'era troppa distanza tra i reparti, favorendo i contropiede avversari. E' successo anche stasera e mi sono arrabbiato, così ha abbassato Bjarnason nel finale. Nel calcio moderno conta soprattutto essere corti e compatti, sia dietro che davanti", la sua analisi. "Se fossimo stati più lucidi", dice ancora, "avremmo potuto fare di più e avremmo vinto. I rigori? Non mi interessa, conta solo che è finita 0-0. Andremo a Bologna per fare una grande partita e per vincere. Forse mancherà Bjarnason? Giocherà un altro. Ci credo? Come prima, anzi più di prima". Il tifo nel primo match è stato fantastico: "Pubblico davvero eccezionale, è un motivo d'orgoglio per noi. Faremo di tutto, come stiamo già facendo, per regalargli un sogno". E magari per regalare a lui stesso il rinnovo: "Il contratto? Non è tempo di queste cose...", chiude Oddo
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