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Bonus esauriti, con l'Entella voltare pagina

01.10.2014 11:01
Il suo Pescara è, infatti, un tipico caso da psicoanalisi pallonara, e ogni volta si ritrova a lottare con i propri difetti, i vizi, vedi sciagure difensive ed errori imperdonabili nei pressi della porta avversaria.  Nella stagione in corso ha portato via dai campi solo tre punti, isolandosi solo all’ultimo posto della classifica.  Statu quo inaccettabile per una squadra che nelle previsioni della vigilia veniva accreditata come potenziale pretendente al salto di categoria.  E’ peraltro una situazione che si trascina da tempo, ereditata dal precedente campionato. L’ultimo successo risale, infatti, al 10 maggio scorso quando all’Adriatico s’impose al Siena per 1-0.  Per inciso, non vi sembra un tipico caso di psicoanalisi applicata al calcio che il gol biancazzurro fosse messo a segno da, indovinate chi? Sforzini.   Da allora nelle successive dieci partite un ruolino di marcia fatto di cinque sconfitte e altrettanti pareggi.  In questa sede desideriamo trascurare, o non avventurarci in dissertazioni tecnico-tattiche, perchè puo essere vero tutto e il contrario di tutto, e può essere anche questa una spiegazione.  Se diamo per buono i richiami con cui abbiamo esordito, i prossimi novanta minuti con la Virtus Entella dovrebbero rappresentare il tanto atteso voltare pagina, e consentire al Pescara di eliminare lo zero delle vittorie in classifica.  Prima della 6^ giornata questa non invidiabile priorità spettava a Catania, Pescara e proprio alla Virtus Entella, e mentre i biancazzurri e gli etnei se la sono contesa con il risultato che conosciamo, i liguri hanno ottenuto il primo storico successo in serie B rifilando al Carpi un 2–0 che non ammette discussioni. Quindi, in caso di vittoria dei biancazzurri ci verrebbe da chiosare “un successo ciascuno non fa male a nessuno”, rimettendo ogni cosa al posto giusto. Quella con i liguri è una partita che non ha precedenti, quanto meno significativi, ci dicono gli appassionati delle statistiche, ma numerosi sono gli spunti che si possono trarre.  Partiamo dalla denominazione Virtus Entella Chiavari.  Entella è il nome di un piccolo fiume che divide le città di Chiavari e Lavagna, sfociando nel Golfo del Tigullio. Un fiume citato da Dante nel Purgatorio …“intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella”.  Continuando, in ordine sparso, diciamo che rappresenta il primo torneo cadetto che vede presente Chiavari.  Una promozione conquistata nell’anno del centenario della società, grazie all’impegno del presidente Tonino Gozzi, un importante imprenditore del ramo acciaio, che prese la società nel 2007 e in sette anni, partendo dall’Eccellenza, ha scalato il calcio italiano. L’Entella sarebbe potuto approdare in serie B dodici mesi prima ma fu sconfitta ai play off dal Lecce. Ci riuscì lo scorso anno, al termine della stagione regolare, a spese della Pro Vercelli, preceduta di un solo punto, che sarebbe ugualmente approdata in serie B grazie al successo nei play off. E’ la volta di Luca Prina, bancario biellese, classe ’65, fino al 2011 si è diviso tra ufficio e campo. Per molti un tecnico il cui nome dice poco o niente. Ha guidato a lungo la squadra della sua città. Dal 2011 siede sulla panchina dell’Entella, appannagio a metà degli anni ’80 di Giampiero Ventura che in campo si avvaleva di Luciano Spalletti.  La conclusione di questo excursus ad alcuni protagonisti in campo. Naturalmente la prima citazione per Marco Sansovini, a Pescara rimpianto senza soluzione di continuità. Per tutti il “sindaco”, attaccante dalla vena realizzatrice inesauribile.  Poi il portiere Ivan Pelizzoli, che non ha fatto mistero che avrebbe voluto continuare a indossare la maglia biancazzurra.  Stanno raggiungendo notevoli livelli il centrocampista italo-argentino Cristian Battocchio, concittadino di Lionel Messi, punto di forza dell’under 21 di Di Biagio, e il giovane nazionale polacco Mateusz Lawandowski. Per lo scalpore suscitato, un riferimento doveroso, cui avremmo fatto volentieri a meno, per lo sfortunato Ivano Baldanzeddu finito ko al 42’ di Entella-Brescia dopo uno scontro con il lombardo Valerio Di Cesare. Per il difensore, che ha avuto il ginocchio letteralmente fracassato, una prognosi di dodici mesi e due interventi.

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