I cimeli più importanti della Nazionale in mostra in Abruzzo
PALAZZO GUANCIALI TANZI DI LORETO OSPITA L’INTERNATIONAL FOOTBALL MUSEUM
Calcio e territorio. Tradizione e passione. Non un semplice museo, ma la ricostruzione di una storia. Anzi, della Storia. A Loreto Aprutino apre i battenti domenica prossima, 6 giugno, in occasione dell’inizio degli Europei di calcio, l’International Football Museum, museo istituzionale del Comitato nazionale italiano Fair Play, presieduta da Ruggero Alcanterini, associazione benemerita del Coni.
Oltre trecento cimeli calcistici legati all’Italia esposti nel cuore del borgo loretese, nella location inedita di Palazzo Guanciali Tanzi, un luogo simbolo del centro storico della cittadina vestina recuperato e riaperto alla collettività dal Comitato che lavora per il recupero della Loreto vecchia. L’esposizione avrà un itinerario “al contrario”, partendo dall’Europeo 2021 e tornando indietro nel tempo. Si svilupperà su tre livelli, piano terra, primo e secondo piano, ognuno dedicato ad un periodo: da quello attuale fino al 1996; dal 1992 al 1960; dal 1960 al 1927, attraversando la Grande guerra e la storia della Coppa Internazionale. Ad organizzare la mostra ci ha pensato il Comitato per il Centro Storico, in collaborazione con la Consulta giovanile e con la supervisione del C.N.I. Fair Play Club. Il presidente dell’International Football Museum è il loretese Renato Mariotti, ex portiere e collezionista di cimeli sportivi: vanta la più vasta collezione a livello mondiale, proveniente da tutte le competizioni internazionali.
Il calcio, però, racconterà anche la storia del territorio: tutti i pezzi esposti saranno affiancati dai produttori di vino locali: Valentini, Talamonti, Ciavolich, De Fermo, Torrei dei Beati e altri ancora, tutti impegnati per la ripresa del borgo. “Attraverso lo sport vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni e avvicinarli alle peculiarità ambientali, artistiche e storiche di Loreto”, ha detto Mariotti, che da due anni circa ha costituito il Comitato per il Centro Storico. “Abbiamo coinvolto giovani e stranieri che hanno acquistato casa a Loreto. Pensate: nel nostro borgo vivono famiglie di trentasette nazionalità diverse”, aggiunge il presidente del museo. “Approfitteremo degli Europei di calcio per mostrare cimeli (palloni, scarpini, giornali, maglie e altro) delle partite dell’Italia agli Europei, dal ’60 ad oggi, e nella Coppa Internazionale (cinque edizioni, dal 1927, la prima vinta dagli Azzurri). Abbiamo voluto dare un segnale forte verso il territorio, per questo abbiamo coinvolto i produttori di vino: accanto alle maglie degli esordi dei grandi campioni, Del Piero, Zola, Totti, Baggio, Di Francesco, Zauri, verrà affiancato un vino locale che nello stesso anno ha ricevuto un riconoscimento. Un brindisi virtuale all’esordio o al saluto di un grande campione dalla Nazionale. Speriamo che la mostra sia di buon auspicio per gli Azzurri”, chiude Mariotti. Prevista una sezione specifica dell’esposizione dedicata alle partite che la squadra di Mancini giocherà in questo Europeo. Come la prima, contro la Turchia: ci sarà la maglia azzurra del 2002 utilizzata dall’Italia all’Adriatico nell’amichevole contro i turchi, oltre al pallone originale della gara. Spazio anche agli arbitri: maglie di fischietti indimenticabili, come Lo Bello, ma anche di arbitri locali. “Verrà creata anche una biblioteca sportiva, curata dai giovani che lavorano nel Comitato: ci saranno presentazioni di libri e altri eventi legati al calcio e non solo. Vogliamo far capire ai ragazzi che il calcio non è solo quello che si vede in televisione. Cosa c’entra con la valorizzazione del territorio? C’entra eccome: il calcio a fine ‘800 nasce in un’Italia la cui economia era prevalentemente agricola. Ogni piccola comunità aveva la sua squadra. Il calcio era il simbolo dell’appartenenza e l’orgoglio di ogni cittadina del Paese”. Tra i pezzi esposti anche una maglia del portiere della Nazionale italiana di calcio a cinque, Stefano Mammarella, donata da lui stesso al museo nel 2020. Previsto anche uno spazio conclusivo dedicato ai Mondiali vinti dall’Italia nel 1934, 1938, 1982 e 2006.
La location. Il Palazzo Guanciali Tanzi ha una storia particolare. I Guanciali sono stati viceconti alla fine del ‘600. Una famiglia nobile e molto ricca arrivata da Pisa proprio nel 1600. Era anche molto caritatevole, lo testimoniano i testi che parlano di tantissime donazioni ai poveri, al punto da dissipare le loro ricchezze. Testimonianze orali e scritte dicono che i Guanciali avevano la possibilità di dare asilo politico nel loro palazzo: bastava toccare una catenella del loro portone per essere assolti o, in caso di reati gravi, di veder la pena ridotta. Il palazzo è stato acquistato poi dalla famiglia di Giovanni De Fermo, imprenditore agricolo: è diventata una delle grandi cantine all’interno del borgo in cui si producevano vino e olio. Quando la figlia di De Fermo ha sposato il Dottor Tanzi, giudice del tribunale amministrativo regionale, il testimone è passato ai figli, Silvana e Pietro Tanzi (ex primario di cardiologia del San Camillo a Roma), che hanno dato in uso il palazzo al Comitato per il centro storico. All’interno ci sono ancora gli arredi dell’800, dalla cucina alle camere da letto. Un viaggio affascinante in cui ripercorrere la storia del calcio attraverso quella del territorio. Nel seminterrato, tra l’altro, è già fruibile da alcuni giorni un’esposizione di arte moderna con le opere di artisti locali. L’obiettivo dell’International Football Museum è quello di far riscoprire il borgo di Loreto proprio dai giovani loretesi. “E’ un luogo sconosciuto per intere generazioni, i nati dagli anni ’80 in su, perché sono cresciuti tutti nella parte nuova della cittadina. Hanno sempre visto il centro storico come un luogo abbandonato. Stiamo cercando di far capire che bisogna riaprirlo perché può offrire possibilità enormi anche per il loro futuro”.
Informazioni: visite su prenotazione al 3285814848 o via mail [email protected].
Orari
: sabato e domenica, mattina 10-13 e pomeriggio 16-19; giorni feriali solo pomeriggio 16-19, su appuntamento.
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