Giampaolo: "Pescara? Non era destino. Sulla partita...."
Marco Giampaolo ed il Pescara, una storia senza lieto fine. Più volte il tecnico abruzzese e la squadra biancazzurra si sono sfiorati e toccati, ma senza mai suggellare un approccio con il matrimonio. Sabato pomeriggio Giampaolo sarà lo sparring partner del Delfino e testimone delle mille panchine in carriera di Zdenek Zeman. E a tal proposito ha parlato a Il Messaggero. Ecco uno stralcio interessante della sua intervista. Giampaolo ha ben chiaro l'obiettivo per questo finale di stagione: "Cercare di arrivare subito dietro le squadre inarrivabili. Una bella sfida perché vorrebbe dire lasciarsi alle spalle club che hanno numeri diversi. Quando sono arrivato mi hanno chiesto di salvarci valorizzando i giovani e giocando un buon calcio. Per ora ci siamo, ma queste ultime 12 gare ci diranno chi siamo davvero. Se chiudiamo nella parte sinistra della classifica abbiamo fatto un grande lavoro". Chiaro, come è chiaro che a Genova non si aspettano un sabato agevole: "Il Pescara le proverà tutte fino a quando la matematica non lo condannerà. Salvarsi non sarà facile perché dovrebbe marciare quasi a ritmo della Juve. a Zeman è un allenatore che non ha mai giocato per non perdere, ha sempre provato a ottenere il massimo. Mi aspetto una squadra con mentalità offensiva, che verrà a giocare. E poi il boemo sarà in panchina anche l'anno prossimo e dunque, anche in caso di retrocessione, questa fase finale di stagione servirà per fare delle valutazioni importanti. Insomma, chi vuol restare a Pescara dovrà darsi da fare parecchio. E poi, se c'è una squadra che non può sottovalutare la gara è proprio la nostra. Abbiamo battuto Milan, Inter e Roma, avevamo quasi fatto il colpo a Napoli, ma non abbiamo mai vinto contro le ultime tre della classifica". Il passato? Il La panchina biancazzurra sfiorata? Poco più di un pensiero fugace: "Non era destino. Ma alla fine è andata bene a tutti. Il Pescara è venuto in A, io sono felice a Genova. Perché guardarsi indietro?".
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