Prima squadra

Il primo snodo cruciale della stagione

3 gare in 8 giorni prima della sfida del Del Duca di Ascoli

20.09.2024 09:00

Un esame di maturità in 180 minuti. Il Pescara capolista del Girone B di Lega Pro a braccetto con la Virtus Entella si sta preparando a vivere il primo, fondamentale snodo della stagione con 3 partite in 8 giorni (antipasto ghiotto della partitisisma del Del Duce di Ascoli che aprirà l'ottrobre biancazzurro), ma saranno le prime due a rappresentare il vero e proprio test per capire di quale pasta sia realmente fatto il Delfino targato 2024-25. Il terzo impegno del ciclo ravvicinato è la partita interna di fine mese con la matricola Carpi, 90 minuti comunque importanti al cospetto di una squadra partita con il piede giusto in campionato essendo ancora imbattuta (1 vittoria e 3 pareggi), ma sono le prime due sfide quelle che hanno un peso specifico maggiore. Si parte dal posticipo di lunedì all'Adriatico contro il Perugia, reduce dal pari interno per 1-1 con il Gubbio e desideroso di dare una svolta positiva al suo campionato, per poi andare in casa proprio dell'Entella nel primo, vero scontro diretto della stagione. Nell'ultimo lustro, a prescindere dagli obiettivi (salvezza in B o quartieri alti della graduatoria in C) e dalle guide tecniche (da Oddo a Cascione, passando per Zeman e tutti gli altri), il Pescara ha sempre steccato gli appuntamenti che contavano, ma oggi l'aria sembra cambiata in riva all'Adriatico, come testimonia il primissimo scorcio di questa stagione con le prove contro Ternana e Torres. Adesso, però, servono conferme e il primo banco di prova può avere il sapore della rivincita per mister Silvio Baldini. Dopo aver portato il Palermo in B via playoff ed aver poi salutato la Sicilia per divergenze di mercato con la nuova proprietà rosanero, il tecnico toscano subentrò a Fabrizio Castori proprio sulla panchina del Grifo il 20 settembre 2022, salvo dimettersi meno di un mese dopo dopo aver collezionato 3 sconfitte in altrettante partite. "Per rispetto per me stesso la mia avventura è finita”, disse in conferenza stampa dopo il ko al Curi con il Sudtirol. “Questo è un gruppo di bravissimi calciatori, ma la famiglia non c'è. Ognuno pensa per se stesso. Ho visto molte superficialità, molti personalismi e molte cose che non mi piacciono, con tanta gente che si sente importante solo se è titolare. Non sono la persona in grado di dargli una mano. Il mio cervello e le mie emozioni non me le posso giocare per il risultato. Non vedo possibilità di vedere le cose a lungo termine con il cuore". Una situazione diametralmente opposta a quella che oggi il tecnico vive con il Pescara, come ha sottolineato anche nel post Pianese. Contro il Perugia prima e l'Entella poi, però, le qualità morali del gruppo dovranno andare di pari passo ad importanti contenuti tecnici e tattici, perchè non sempre si potranno raddrizzare in extremis partite nate male con la sola forza di volontà abbinata ad una tenuta atletica che nelle prime 4 uscite ha fatto la differenza con tutti gli avversari di turno. Baldini sta studiando le soluzioni idonee per mettere in difficoltà il Perugia e l'Entella, che hanno una base tattica simile per assetto ed interpretazione del modulo che può cambiare a seconda dell'elemento prescelto sulla trequarti, senza dimenticare di porre l'accento in fase di non possesso sulle marcature preventive e sulle distanze tra i reparti. Nelle 3 gare in 8 giorni da affrontare ci sarà un po' di turnover, complice la possibilità di avere tutti gli uomini a disposizione, ma probabilmente contro il Perugia, al netto del ballottaggio Lonardi-Squizzato che ci sarà ad ogni match, cambierà un solo uomo, il centravanti. Vergani è pronto a riprendersi il suo posto, anche se il jolly Ferraris scalpita. E se fosse quest'ultimo la sorpresa con buona pace anche di Tonin?

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