Maglia Rosa, Mondiale e Olimpiade: i sogni dell'abruzzese Ciccone
E' tornato in Abruzzo da qualche giorno, dopo aver vissuto all'estro il lockdown
“Sogno la Maglia Rosa”. Giulio Ciccone lancia la sua nuova sfida dalla tv (dalle frequenze di Rete8), in attesa di poter tornare a gareggiare. Il campione della Trek-Segafredo è tornato nella sua Chieti il 28 aprile, dopo aver trascorso tutto il periodo di lockdown lontano dall'Abruzzo. “Volevo tornare per stare accanto a mia madre, in cura presso l’ospedale di Chieti, e nel pieno rispetto delle direttive del Governo preferisco restare almeno due settimane senza contatti con la famiglia. Abbraccerò mamma e papà tra qualche giorno. E' stato un periodo difficile, adesso possiamo ripartire e ho tanti obiettivi da centrare. Il mio punto debole è la cronometro, prima dello stop ho lavorato tanto per migliore questo aspetto e nei miei piani c'è la voglia di disputare un grande Giro d'Italia (che si correrà probabilmente ad ottobre, ndr). Indossare la Maglia Rosa anche solo per un giorno è sempre stato il mio sogno più grande, da italiano il Giro regala emozioni che nemmeno la Maglia Gialla al Tour ti può dare”, le parole del ciclista teatino. Il calendario delle corse è ancora un punto interrogativo, ma Ciccone vivrà una stagione in tandem con il nuovo compagno di squadra Vincenzo Nibali. “Non c'è ancora nulla di certo, approfitterò della mia permanenza in Abruzzo per studiare la tappa San Salvo-Tortoreto perchè il Giro resta il mio primo obiettivo dopo che sono saltate le Olimpiadi di Tokyo. Spero che il mio sogno a 5 cerchi sia solo rimandato, c'è però il Mondiale che sembra adatto alle mie caratteristiche: ha un percorso duro, per scalatori. La scorsa stagione è stata davvero fantastica, tra vittoria di tappa al Giro al Mortirolo, Maglia di miglior scalatore dell'edizione e Maglia Gialla al Tour, ma non riesco a scegliere un solo momento”. Qualche giorno fa sui rulli ha “scalato” .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } . “E' nato tutto per divertimento, ma è stato un esperimento riuscito alla grande. Ringrazio tutti i tifosi abruzzesi per la loro vicinanza, spero di vederli presto sulle strade perchè vorrebbe dire che il peggio è passato”. dieci volte l’Alpe di Zwift, ovvero la versione virtuale dell’Alpe d’Huez: 12,2 chilometri per ogni salita con una pendenza media dell’8,5% e 1.035 metri di dislivello per ogni singola ascesa, pedalando addirittura 11h19'
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