Valentina Procaccini: intervista all'astro nascente del nuoto italiano
"Giochi Olimpici un sogno che spero di realizzare"
Parla abruzzese l'astro nascente del nuoto italiano. Si chiama Valentina, di cognome fa Procaccini, è nata nel 2008 e, a dispetto della giovanissima età, ha già in bacheca tanti successi di prestigio. Gli ultimi della lunga serie sono arrivati alla Coppa Comen, rassegna internazionale in vasca lunga (50 m) che si è svolta a Belgrado: la 13enne ha dato il suo contributo, sempre in ultima frazione, ai 3 ori arrivati nelle gare dei 4x200 stile libero femminile, dei 4x100 misti femminile, e dei 4x100 stile libero mista, stabilendo in quest'ultima gara anche il record della competizione. L'atleta di Montesilvano è stata la migliore classe 2008 della rassegna, ma aveva assaporato il dolce gusto del successo con i 5 titoli vinti nella categoria Ragazze 1 ai Criteria giovanili: 50-100-200-400 metri di stile libero e quello 100 metri a stile rana. «Ogni piccolo successo è importante e rappresenta la carica per fare sempre meglio. Per adesso non c'è ancora una vittoria più importante dell'altra», racconta Valentina. Eppure raramente si vede un talento così a questa età. E per lei già ci sono paragoni importanti, in particolare con la regina delle vasche Federica Pellegrini. «Non ci possono essere paragoni con Federica», dice Valentina con timidezza e spontaneità, «lei è unica!». Da Pescara si è trasferita a Roma e ora si allena al Circolo Canottieri Aniene. Un bel salto. «Non è stato semplice arrivare da una piccola città a Roma, lasciando gli amici, la scuola, però la mia famiglia mi ha seguito nel primo periodo. Poi ho trovato nuovi amici e una grande famiglia qui». La sua passione però è più forte di tutto. «L'amore per questa disciplina è nato per caso, praticavo triathlon e per un periodo sono andata ad allenarmi con la squadra di nuoto e in quella circostanza ho capito che realmente era il nuoto lo sport che volevo praticare. Come mi vedo tra 10 anni? Ancora in acqua, ovviamente, e con qualche bella storia da raccontare ai ragazzi che avranno la mia età di oggi e che stanno iniziando il loro percorso»». Fare sport agonistico di livello e proseguire con profitto negli studi non è semplice, ma a lei sembra riuscire tutto facile. «Sono iscritta al Liceo Maior Sportivo di Pescara e partecipo ad un progetto studente-atleta e vengo seguita dall'Istituto Fevola di Roma», racconta. «Grazie a questa organizzazione riesco a conciliare al meglio studio e pratica sportiva, che devono per forza andare di pari passo. I miei obiettivi sportivi? Riuscire a crescere bene e arrivare il più lontano possibile, ma sono consapevole di essere solo all'inizio di una lunga strada. I Giochi Olimpici? Per ogni atleta rappresentano un sogno, quindi anche per me, e spero di poterlo realizzare al momento giusto» Premiata giovedì scorso ad Avezzano con il “Pinguino D'Oro”, a settembre aveva incassato parole al miele dal presidente Coni Malagò. «Per me è stato molto emozionante ed un grande onore ascoltare quelle parole e sono state inoltre la conferma che sono sulla strada giusta».
(Fonte: Il Messaggero)
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