Il Pescara cade a Vicenza (2-1)
Veneto ancora amaro per il Pescara. Dopo l’infausta trasferta di Cittadella, infatti, il Pescara cade anche a Vicenza per 2-1 nell’anticipo della nona giornata in Serie B e resta inchiodato a 9 punti in classifica. Cocco al 37’ e un rigore trasformato da Di Gennaro al 29’st condannano la banda Baroni all’interruzione della mini striscia positiva, costituita da appena 2 vittorie consecutive. Inutile, infatti, il rigore realizzato da Maniero al 33’. Pescara poco pericoloso anche prima dl 19’st, quando resta in 10 per l’espulsione di Zuparic per fallo da ultimo uomo (intervento dubbio).
Rinnovato anche in questa circostanza lo storico gemellaggio tra le due tifoserie, legate da un’amicizia fortissima che ha reso la serata veneta speciale. “1977-2014, nuove generazioni, vecchie emozioni” è lo striscione che campeggia nella curva occupata dai supporters pescaresi.
Lopez traballava prima del match, sugli spalti del Menti presenti alcuni dei papabili alla sostituzione (Calori, Pillon, Cavasin) oltre al noto agente Pasqualin; molto più tranquilla la situazione di Baroni, dopo che le due vittorie consecutive hanno spazzato via le ombre che incombevano su di lui dopo l’avvio stentato del suo Delfino.
Parte meglio il Vicenza, più arrembante, rispetto ad un Pescara guardingo ma concentrato come vuole il suo tecnico. Al 6’ Melchiorri lanciato a rete è fermato dal guardalinee, ma la moviola nega la bontà della decisione assunta, mentre all’11’ una buona combinazione tra il centravanti e Politano non è concretizzata al meglio dall’ex Roma. Molte imprecisioni in fase di impostazione su entrambi i fronti denotano che a prevalere è più la paura di perdere della voglia di vincere, almeno nelle battute iniziali.
Il Pescara cresce alla distanza, fornendo sempre la sensazione di poter fare male ogniqualvolta provi ad affondare il colpo. Melchiorri, Pasquato e Politano sembrano ispirati, ma l’arcigno trio difensivo biancorosso monta buona guardia sul tridente biancazzurro. I portieri, tuttavia, risultano praticamente inoperosi per 30’. Il Pescara agisce prevalentemente in ripartenza, il Vicenza prova più spesso l’azione manovrata salvo perdersi in fase di rifinitura. Al 37’, il Vicenza sblocca: il cross da destra di Laverone è telecomandato e la girata al volo di Cocco è perfetta. Splendida l’azione biancorossa, biancazzurri sotto alla prima vera occasione avversaria. Ora si vedrà di quale pasta è fatto questo delfino, chiamato a rincorrere il risultato. La reazione biancazzurra, però, è tutta in un tiro da fuori di Appelt Pires al 42’ e le squadre pervengono al riposo con il Vicenza in vantaggio per 1-0.
Nessun cambio nell’intervallo, si riparte dai medesimi 22 che hanno animato la prima frazione di gioco. L’unica variazione nel Pescara è il cambio di fascia dei terzini, con Zampano – che aveva particolarmente sofferto Laverone anche per la mancata collaborazione di Bjarnason – passa a destra con Pucino a sinistra. I ritmi restano bassi anche in questo avvio di ripresa, il copione tattico del match non è cambiato nonostante la rete di Cocco sul finale dei primi 45’. Al 7’, rete annullata al Pescara: su un tiro di Politano, Melchiorri devia in modo vincente ma la sua posizione è ritenuta di offside. Nulla di fatto, dunque, ma primi segnali di risveglio per il Pescara che due minuti dopo rischia però di subire il raddoppio con un insidioso diagonale di Di Gennaro deviato da Zuparic in corner. All’11’, Baroni inserisce Maniero per Pasquato: Melchiorri con l’ingresso dell’ex Ternana si sposta a sinistra. Al 14’, Ragusa, con una ripartenza fulminea che a Pescara conoscono bene, sfiora il gol al termine di una cavalcata palla al piede dal limite della propria area a quello avversario, dove ha concluso di poco alto sulla traversa. Il Pescara soffre nell’attaccare la difesa schierata, i biancorossi si chiudono bene e non lasciano varchi utilizzabili per gli avanti pescaresi. E’ anzi il Vicenza, con una torsione di testa di Cocco, a sfiorare il gol al 18’. Al 19’, episodio chiave: Zuparic per un intervento su Ragusa , che sembra in realtà sul pallone, viene espulso per fallo da ultimo uomo. Baroni corre subito ai ripari inserendo Salamon per Giuana, ma una nuova ripartenza di Ragusa induce Pucino a commettere il fallo da rigore che l’arbitro Aureliano concede. Dal dischetto Di Gennaro non sbaglia e raddoppia (29’st). Il Pescara ha subito la possibilità di riaprire il match e ci riesce grazie a Maniero che è freddissimo a realizzare un rigore procurato da Melchiorri. Palla al centro e alla prima azione Laverone con un bolide timbra la traversa della porta di Aresti. La partita, quasi soporifera per la maggioranza della suo svolgersi, si ravviva d’improvviso. Lopez si compre e inserisce Brighenti per Sampirisi, passando ad una difesa a 5 ed arretrando il raggio d’azione di Di Gennaro in mediana. Al 38’ arriva il momento di Lazzari per Bjarnason, ma non muta l’assetto tattico dei biancazzurri. Al 41’, al termine di una nuova azione personale, Melchiorri reclama un nuovo rigore che questa volta l’arbitro non concede. Il Pescara preme, ma inevitabilmente presta il fianco alle ripartenze degli avversari. Il recupero di 4' non muta il punteggio in campo (Lazzari da fuori al 47' fa correre un brivido ai padroni di casa), si chiude con i biancorossi in festa e con la panchina di Lopez salva.
Vicenza – Pescara 2-1
Reti: 37’pt Cocco (V), 29’st Di Gennaro su rig (V), 33’st Maniero su rig. (P)
Vicenza: Bremec, Garcia, Figliomeni, Camisa, Sampirisi (37’st Brighenti), Sbrissa (21’st Sciacca), Cinelli, Laverone, Di Gnnaro, Cocco, Ragusa All. Lopez
Pescara: Aresti, Pucino, Zuparic, Cosic, Zampano, Guana (21’st Ragusa), Appelt Pires, Bjarnason (38’st Lazzari), Politano, Melchiorri, Pasquato (11’st Maniero). All. Baroni.
Arbitro: sig. Aureliano di Bologna, coadiuvato dagli assistenti Citra e Villa (Iv uomo: sig. Broni di Teramo)
Ammoniti: Cocco, Figliomeni (V), Lazzari (P)
Espulso: Zuparic (P) al 19’st per fallo da ultimo uomo
Commenti