Pescara - Lanciano: in palio tre punti importantissimi
Una gara importantissima, probabilmente decisiva. Per entrambe le contendenti, pur avendo obiettivi diametralmente opposti. La sfida d'Abruzzo Pescara - Lanciano mette in palio punti pesantissimi. Si lotterà fino all'ultimo secondo disponibile per portare a casa l'intera posta in palio. Niente sconti. Il Lanciano per non dire addio alla serie cadetta, il Pescara per puntare senza se e senza ma al terzo posto. Tanto più che i risultati già mandati in archivio in questo turno di campionato mettono i biancazzurri in pole position nella corsa al terzo posto finale nella regular season. Obiettivo terzo posto, insomma, in casa Pescara. Non ci si nasconde più a 270' dai playoff: facendo il pieno di punti, la terza piazza finale – e con essa tutti i benefici che ne derivano agli spareggi promozione – non è più una chimera. E' tutto nelle mani della squadra di Oddo, dunque, che potrà comunque "giovarsi" nell'ultimo turno dello scontro diretto Bari – Trapani (con i biancazzurri impegnati tra le mura amiche contro il Latina, gara non agevole ma di certo meno ostica rispetto a quella che attende i ragazzi di Cosmi e quelli di Camplone). Biancazzurri favoriti d'obbligo, allora, nella corsa ad ostacoli per la terza piazza? Si, anche se prima degli ultimi infuocati novanta minuti ci saranno due gare di certo non semplicissime per la Oddo's band. Si parte dalla “Sfida d'Abruzzo” con il Lanciano, con i rossoneri alla ricerca disperata di punti, e si proseguirà con la trasferta di Modena, con l'ex dal dente avvelenato Bergodi rinfrancato dal recupero del bomber Granoche. “Viviamo alla giornata, solo alla fine faremo i conti”, è il mantra che si ripete dalle parti di via Paolucci. Nel club pescarese c'è fiducia, ma non presunzione. Si vuole allentare la pressione di una piazza che a cavallo del giro di boa sognava di poter insidiare Crotone e Trapani per l'accesso diretto in A, dopo 7 vittorie consecutive, e che si è svegliata con la paura di non partecipare nemmeno ai playoff dopo aver racimolato la miseria di soli 3 punti nelle successive 9 gare. Poi, d'incanto, il Delfino si è svegliato dal suo torpore. Cinque vittorie e un pari hanno riportato in alto una truppa che se non avesse trovato sulla sua strada il “Trapani delle Meraviglie Cosmiche” sarebbe senza dubbio ritenuta la squadra più in forma del torneo. Rispetto ai siciliani e al Bari, il Pescara ha una carta in più da potersi giocare in questo sprint per il terzo posto: il vantaggio acquisito negli scontri diretti in caso di arrivo appaiato. L'handicap? Gli infortuni, che è stata poi la vera costante del periodo di crisi che aveva portato i biancazzurri ai margini della zona playoff. Mandragora ha già chiuso la sua stagione dopo la frattura del quinto metacarpo del piede destro rimediata a Chiavari ed il tandem Campagnaro – Crescenzi non è ancora pronto al rientro in campo. Si punta ad avere i due difensori a pieno regime proprio per gli pareggi promozione, quando però mancherà capitan Memushaj impegnato ad Euro 2016 con la sua Albania. Ma prima di pensare all'appendice del campionato, ci sono 3 gare da vivere e, possibilmente, vincere, delle quali due in casa. Ed è noto quanto il fattore campo possa risultare importante nel campionato di B. Si parte dalla sfida d'Abruzzo. I rossoneri sono all'ultima spiaggia. Non regaleranno nulla. Ma il Pescara non può e non deve avere paura. Per puntare alla Serie A bisogna vincere. Sugli spalti ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: caro Delfino, non deludere...
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