Pescara - Bologna 2-3, le pagelle dei biancazzurri
Un Pescara dai due volti lascia l’intera posta in palio al Bologna in un anticipo di B che regala emozioni e colpi di scena. Fiorillo 6 Raccoglie per tre volte il pallone in fondo al proprio sacco, ma non ha colpe specifiche Pucino 5,5 La sua prestazione è quasi lo specchio fedele dell’andamento complessivo della gara. Impalpabile nel primo tempo, arrembante ma un po’ confusionario nella ripresa Cosic 5,5 L’Oscar della Sfortuna è suo. Per l’ennesima volta nella sue tre stagioni in biancazzurro lascia per infortunio. Prima alterna cose discrete ad amnesie deleterie. Salamon 6 Prestazione in altalena. Parte bene, poi si perde nel blackout incredibile che porta il Pescara sotto di tre reti. Segna il gol che riapre il match, cresce in fase difensiva ma lascia i suoi in 10 a pochi minuti dalla fine per un doppio giallo. Grillo 5,5 Sembra intraprendente nelle prime battute, salvo poi perdersi nel marasma generale tra errori in fase di copertura ed appoggi sbagliati in quella offensiva. Meglio nella ripresa Guana 5 In ritardo di condizione e spaesato. Non riesce ad arginare Buchel e, nel complesso, non fornisce il contributo in termini di esperienza e solidità che è lecito aspettarsi da uno come lui Appelt Pires 5 Compassato fino ad essere macchinoso, non riesce a fare filtro davanti alla difesa e a gestire tempi e modi di gioco nella fase di possesso. Bjarnason 5,5 Ad intermittenza. Parte voglioso e pimpante, si perde nella fase centrale del match fino a scomparire. Si riprende nell’ultima parte, facendo vedere qualche buono spunto. E’ un giocatore importante, ma deve essere più continuo Politano 6,5 Nel primo tempo prova ad orchestrare qualche ripartenza ma senza profitto, poi nella ripresa sale in cattedra e sfodera una prestazione positiva. Mette lo zampino in tutte le occasioni più importanti, in modo diretto (provando la battuta) o indiretto (assist) Maniero 6 Riccardo Cuor di Leone non molla mai. Si procura da solo, con rabbia e determinazione, l’unica palla-gol del primo tempo e nella ripresa fa a sportellate con i difensori felsinei senza tirarsi indietro. Freddo e preciso in occasione del penalty. Lazzari 5 Spaesato. Non gli giova il continuo cambio di ruolo. Da esterno non lascia il segno se non in negativo. Pesoli 5,5 Entra a freddo per Cosic, non è perfetto in avvio ma con mestiere rimane a galla. Pasquato 6 Si guadagna con furbizia il rigore che prepara il forcing finale, il suo innesto nel complesso ha ridato vita alla manovra Melchiorri s.v. Pochi minuti in campo, rischiando di lasciare il segno su una buona occasione finale Baroni 5 Decide di cambiare 4/11 rispetto a Terni – 5 se contiamo il cambio di ruolo di Lazzari – e poche scelte appaiono azzeccate. Al termine di una settimana cortissima e condizionata dalle assenze, non è parsa saggia la scelta di modellare la squadra – centrocampo in primis – su un uomo in ritardo di condizione (Guana) e su un altro reduce da 10 giorni fuori tra gare e viaggi (Bjarnason), rinunciando ad elementi che erano fisicamente più brillanti. Nell’intervallo deve aver fatto sentire forte e chiara la sua voce, ma oramai si era già sotto di tre gol…
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