Fuochi d'artificio all'Adriatico per la partita dell'anno
La presentazione di Pescara-Ternana
Riflettori sull'Adriatico. L'ultima partita del 2024, che apre il girone di ritorno nel Girone B, è lo scontro al vertice tra Pescara e Ternana ed i 90 minuti di oggi hanno un peso gigantesco nell'economia del campionato di entrambe le squadre. In palio alle ore 15 non ci sono solo i 3 punti, ma il primo posto della graduatoria e il vantaggio nella classifica avulsa in caso di arrivo appaiato a fine regular season. Punto per punto, ecco la presentazione della Partitissima:
PUBBLICO - Si giocherà davanti ad una cornice di pubblico già da categoria superiore e l'obiettivo di 12mila presenze sugli spalti è reale, dato che la prevendita continua ad andare a gonfie vele (Curva Nord esaurita ieri mattina, aperta la vendita anche della Sud da venerdì pomeriggio). “Il pubblico sarà il nostro doping per andare oltre i nostri limiti”, ha detto ieri in conferenza stampa mister Silvio Baldini per commentare l'entusiasmo che da giorni si respira in città. Il 15 luglio, quando partì per il ritiro di Palena, in pochi avrebbero scommesso 1 cent sul Delfino capolista nella partita prima di Natale e con la possibilità, vincendo, di staccare la principale antagonista in chiave promozione.
SCELTE E AVVERSARIO - L'avversario di oggi è di quelli da far tremare i polsi. Ma il Pescara paura non ha. Non può e non deve averne. Cicerelli e Cianci insieme hanno fatto la metà dei gol totali della Ternana (21), ma le Fere hanno mandato in rete 15 giocatori diversi: Abate ha dunque tante frecce nella sua faretra rossoverde, ma anche Baldini ha le sue armi importantissime per far male. Capitan Brosco ieri ha saltato la rifinitura perchè è dovuto partire per Roma per un grave lutto, oggi il tecnico deciderà se farlo scendere in campo o meno. Mulè è in preallarme. In avanti non ci sono dubbi che giocherà Merola sin dall'inizio per realizzare quel gol che, oltre a decidere la partita dell'anno, lo farebbe entrare di diritto nella top 10 all time dei marcatori del Pescara. “Sicuramente è una partita importante e si giocherà in un campo infuocato, ma non è determinante perchè siamo solo alla prima di ritorno. Noi e il Pescara abbiamo una caratteristica in comune”, ha detto l'allenatore umbro Abate, “un gruppo con una grande anima. Valuteremo all'ultimo i tanti acciaccati, ma sarà la solita Ternana sul rettangolo verde. Abbiamo grandissimo rispetto degli avversari, si affronteranno due squadre forti e dovremo pareggiare intensità ed agonismo. Dovremo adattarci alla partita, cercando di avere pulizia tecnica per andare in verticale. Non avremo molto tempo per ragionare. Non c'è rivalsa per il ko dell'andata, noi eravamo all'inizio del percorso mentre il Pescara tranne Merola era al completo in pratica. Voglio vedere una squadra spregiudicata, che si diverte e che ribatte colpo su colpo con l’avversario. E, soprattutto, che rispetti la nostra gente che vuole vedere la squadra combattere con le unghie e con i denti in una partita che entrambe le contendenti vogliono vincere. In parecchi frangenti dovremo soffrire, ma dovremo farlo uniti da vera squadra".
SFIDA NELLA SFIDA - Il neopatentato alla guida del bolide più potente della categoria contro il pilota più esperto di tutti, che è al volante di una vettura affidabile e che sta portando a superare i suoi limiti. O, se preferite, il figlio d'arte, novizio delle panchine, contro il decano che è uno dei (pochi) “self-made man” del calcio italiano: Pescara-Ternana è anche la sfida tra Ignazio Abate, tecnico delle Fere e figlio di quel Beniamino che fu apprezzato portiere di Inter ed Udinese, tra le altre, e Silvio Baldini, il top trainer della C che viene dalla gavetta e che è ripartito dal basso per riprendersi un posto al sole. Il debuttante tra i professionisti, dopo gli anni nel vivaio del Milan, dove ha scritto le pagine più importanti della sua carriera da calciatore, si ritrova di nuovo al cospetto di un allenatore con già 40 anni in carriera e che all'andata gli ha rovinato il debutto tra i grandi espugnando il Liberati per 2-1. Ma Abate non pensa alla partita nella partita con il celebre collega, la sua mente è focalizzata esclusivamente sul rettangolo verde dove presenterà delle Fere incerottate ma non per questo arrendevoli o non ambiziose.
POLEMICHE - La settimana in casa rossoverde è stata connotata dalle polemiche della tifoseria, che si è sentita penalizzata dall'obbligo del possesso della Fidelity Card del club per poter seguire la squadra nella Partitissima, e dalla lamentela del presidente Stefano D'Agostino sulla riunione del G.O.S. di mercoledì. “Sono deluso e sconcertato – ha detto il massimo dirigente delle Fere – perché non ci è stato consentito di tutelare i nostri diritti e quindi quelli della nostra tifoseria. La e-mail di convocazione al G.O.S. è stata infatti inviata al Legnago Salus, sono allibito di fronte ad un errore inspiegabile e al contempo profondamente rammaricato perchè non mi è stata data neanche la possibilità di esprimere la mia opinione”.
DIREZIONE DI GARA - Ma questo è già il passato, il presente parla di 90 minuti di fuoco sul prato dell'Adriatico-Cornacchia che saranno diretti dall'arbitro Andrea Zanotti della sezione di Rimini, che sarà coadiuvato dai guardalinee Giacomo Bianchi di Pistoia e Andrea Cecchi di Roma 1 (il quarto ufficiale di Gara sarà Domenico Leone di Barletta). Due i precedenti del fischietto romagnolo con il Delfino, entrambi all'Adriatico: il pari per 2-2 con la Juve Stabia del 4 marzo 2023, giorno del debutto ter di Zeman sulla panchina biancazzurra, e la sconfitta di misura nel derby con il Pineto dell'ottobre successivo. Luciano Rapa
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