Primavera, il Perugia sbanca il Poggio degli Ulivi per 3-1
Padroni di casa in vantaggio dopo sei minuti, ma rimontati abilmente dagli ospiti
A CURA DI DANIELE BERARDI -
Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi della Primavera biancazzurra. Dopo il ko di Cagliari, anche il Perugia passa sul cadavere degli abruzzesi nel match interno, presso il centro sportivo di Città Sant'Angelo. Mancini aveva illuso i biancazzurri, ma gli ospiti ribaltano il risultato giocando una partita intensa e a tratti anche spettacolare.
Per uscire dalla crisi, Massimo Epifani sceglie un 4-2-3-1 iper-offensivo. Tra i pali conferma per l'ottimo Fargione al posto di Antonino. La linea a quattro è composta dal solito Martella sulla destra, con Minelli ed Elizalde a far da scudo all'estremo difensore, mentre l'out mancino è presidiato da Zugaro. In mezzo al campo, la diga è composta da Camilleri e dal capitano di giornata Ransford Selasi (sceso direttamente dalla prima squadra). Sulle fasce, l'ex tecnico del San Nicolò punta sull'imprevedibilità di Palladini e sulla verve di Pavone (vista l'indisponibilità di Morselli), con Scimia a sostegno del bomber Simone Mancini.
Gli ospiti schierano un 4-3-1-2 molto elastico e camaleontico, capace di tramutarsi in 4-4-2 in fase difensiva. In porta c'è Cucchiararo, il pacchetto arretrato è composto da Patrignani, Martinelli, Achy Boyou e Pietrangeli. Panaioli, Ceccuzzi e Kouan Oulai in mediana, mentre Amadio agisce dietro Loffredo e Frick.
Pronti, via e il Pescara è già in vantaggio. Neanche il tempo di sincronizzare i cronometri che Scimia ruba palla sulla trequarti ospite e serve Mancini, che dal limite dell'area beffa Cucchiararo con un diagonale maligno. Tutto questo al 6' minuto della prima frazione. Ma la risposta degli umbri non si fa attendere e piano piano la squadra di Luciano Mancini prende possesso del campo. Gli ospiti iniziano ad imporre un ritmo alto ad una partita fisica e godibile, mentre il Pescara subisce il palleggio degli avversari e prova a pungere in contropiede. Al 22' è Scimia ad avere l'opportunità del raddoppio, con un destro dal limite dell'area terminato di poco fuori. Il Perugia risponde macinando gioco soprattutto sull'out di destra, dove Zugaro sembra patire le discese di Patrignani e la velocità di Amadio. Una delle accelerazioni del talentuoso 10 ospite regala a Kouan Oulai l'opportunità di calciare quasi a botta sicura verso la porta, ma l'esterno ospite strozza troppo la conclusione. Il Pescara balla soprattutto sull'out mancino, gli umbri si aggrappano all'imprevedibilità di un Amadio fin troppo ispirato. La mole di gioco prodotta si traduce nel gol del pari nel finale di primo tempo. Fargione respinge un cross pericoloso di Patrignani, ma al limite dell'area spunta Panaioli che disegna una traiettoria magica col suo destro educato (43'). La prima frazione termina sul risultato di 1-1, con un Pescara frastornato dalla veemente reazione degli ospiti.
La ripresa si apre con un altro piglio per i biancazzurri. Il Perugia, tuttavia, tiene bene il campo e barcolla solo in alcune occasioni. Il talentuoso Elizalde prova a prendere per mano i suoi con un'iniziativa personale che si conclude in un nulla di fatto. Ci prova anche il numero 7 Pavone, ispirato ma poco cercato sulla fascia destra. Gli umbri non stanno a guardare e al 50' sfiorano il gol del vantaggio con Loffredo che non riesce a ribadire in rete un cross basso dalla destra. Gli ospiti si aggrappano ancora alle pregevoli giocate di Amadio, che tuttavia riesce sempre a vanificare tutto sul più bello. Nonostante i tentativi della squadra di Epifani, il match prende una piega ben precisa al 60' quando Traorè raccoglie il pallone al limite dell'area (dopo la solita serpentina di Amadio) e pesca il jolly nell'angolino dove Fargione non può arrivare. Il Perugia trova il vantaggio meritatamente con un altro grandissimo gol dalla distanza. Epifani pesca dalla panchina Borrelli e modifica l'assetto tattico passando ad un 4-3-1-2 più massiccio. La reazione dei biancazzurri è tutta in una punizione dal limite di Camilleri, ben sventata dall'attento Cucchiararo. Il portiere ospite si ripete su un colpo di testa dello stesso Borrelli, dopo una palla sanguinosa persa dai suoi a metà campo (26'). Il match è vivo e intenso, il Pescara prova a dar voce ai suoi tentativi di rimonta ma la difesa ospite tiene bene le distanze. Il forcing degli abruzzesi non viene premiato ed è Loffredo, dopo un'ottima partita di sacrificio e applicazione, a mettere la pietra tombale sul match con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo (78'). Il 3-1 fa sbandare il Pescara che rischia di capitolare su un destro troppo angolato dello stesso Loffredo, dopo un errore di Elizalde. La reazione biancazzurra, di fatto, è molto emotiva e poco concreta. Il Perugia amministra bene il doppio vantaggio dopo una partita molto intensa, giocata su buoni ritmi da entrambe le squadre. Gli umbri escono meritatamente coi tre punti dal Poggio degli Ulivi, per il Pescara la vittoria sta diventando sempe più una chimera.
Pescara – Perugia 1-3
Reti: 6’ Mancini (PE); 42′ Panaoioli, 60’ Traorè, 78’ Loffredo (PR)
Pescara: Fargione; Martella, Zugaro, Minelli, Elizalde; Camilleri, Pavone (dall'80’ Liguori), Selasi (C) (dall'80’ Palestini); Mancini, Palladini (dal 63’ Borrelli), Scimia.
A disposizione: Antonino, Marafini, Ferrini, Di Giacomo, Pierpaoli, Zampacorta, Albanese, Scuccimarra.
Allenatore: M. Epifani.
Perugia: Cucchiararo; Patrignani (C), Martinelli, Achy Boyou, Ceccuzzi; Pietrangeli, Kouan Oulai, Panaioli; Loffredo, Amadio (dal 90’ Orlandi), Frick (dal 5’ Traoré).
A disposizione: Bocci, Bagnolo, Della Morte, Ranocchia, Anello, Santini, Torregrossa, Subbicini.
Allenatore: L. Mancini.
Ammoniti: 35’ Camilleri, 85’ Borrelli (PE), 51’ Patrignani, 83’ Cucchiararo (PR)
Arbitro: Cristian Cudini della sezione di Fermo.
Assistenti: Michele Falco e Domenico Palermo entrambi della sezione di Bari.
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