Pace, Bivi e Mazzone: le storie a margine di Pescara e Catanzaro
La Partitissima di C e gli amarcord
Le sfide tra Pescara e Catanzaro rimandano ad un passato lontano che si perde nella memoria di tifosi e spertivi, ma hanno regalato storie importanti legate a personaggi indimenticabili dei due team.
LO STORICO - Sarà il 21^ scontro tra le due squadre nella storia. Il bilancio sorride ai calabresi che possono vantare 10 vittorie contro le 7 degli abruzzesi e 3 pareggi. Sarà la prima volta nella che le due squadre si affronteranno in Lega Pro dopo essersi già scontrate in Serie A, Serie B e in Coppa Italia. L’ultimo incontro tra le due società risale al 2005/06 in Serie B. In panchina sedevano Maurizio Sarri e Bruno Giordano e in campo giocava Daniele Delli Carri, attuale d.s. dei biancazzurri. I giallorossi si imposero all’Adriatico grazie alla rete di Riccardo Gissi. Nel massimo campionato italiano, invece, le due formazioni si sono scontrate due volte nel 1979/80. Nel match d’andata, con Claudio Ranieri in difesa e Palanca in attacco, i giallorossi erano guidati da Carlo Mazzone, l’allenatore con più panchine della storia della Serie A (795) che poi venne esonerato durante il corso del campionato. Qualche anno dopo, ‘Carletto‘, affronterà il Catanzaro da avversario proprio sulla panchina del Pescara, eliminando i giallorossi in Coppa Italia. Sulla panchina dei giallorossi, Mazzone conquistò il cosiddetto ‘scudetto degli onesti‘, perché conquisto la salvezza grazie alla retrocessione del Milan a seguito dello scandalo che coinvolse la società rossonera. L’esperienza in Abruzzo di Sor Carletto, anni dopo, nel 1990, e successivamente ad una stagione con il cambio Castagner-Reja, durò soltanto 6 mesi prima dell’esonero in favore di un certo Giovanni Galeone….
Ma ci sono almeno altri 2 personaggi che si incrociano nei destini di Pescara e Catanzaro. Due miti in entrambe le piazze e due persone che si sono incrociate in Calabria per avere la prorpia dimensione di vita (il primo è pescarese di nascita, però) in riva all'Adriatico nella città di D'annunzio: Bruno Pace ed Edy Bivi. Il compianto Bruno Pace da allenatore è nella storia dei giallorossi calabresi poichè ha centrato il miglior piazzamento in A nella storia del club: settimo posto nella stagione 1981-82 con 28 punti. Il top di tutto il calcio calabrese, non solo della storia del Catanzaro. A soli 38 anni, moltissimi dei quali spesi in un rettangolo verde, prima da calciatore e poi da tecnico. Da calciatore, infatti, Bruno Pace iniziò a 18 anni in C proprio nel Pescara, con 12 presenze e 1 gol nella stagione 1961-62, per poi legare la sua storia di giocatore principalmente al Bologna. Quei giallorossi arrivarono anche in semifinale di Coppa Italia, eliminati dopo i supplementari dall’Inter di Bersellini che poi vinse la competizione battendo in finale il Torino. E chi c'era in quella squadra oltre ad Armando Cascione papà di Emmanuel futuro calciatore del Delfino col quale conquistò la promozione in A dei record con zeman in panchina, Verratti, insigne ed Immobile in campo? Edy Bivi, con 12 gol grande rivelazione del campionato e vicecapocannoniere. Proveniente dal Mestre, club di serie C/2, a soli 21 anni realizzò in A 12 gol, 3 in meno di Roberto Pruzzo della Roma (che aspirava così ad andare al mundial di Spagna, ma Bearzot, avendo ragione col senno di poi, gli preferì un certo Paolo Rossi, reduce da anni molto bui per più motivi, e convocò tra le polemiche Franco Selvaggi per non alterare gli equilibri degli spogliatoi inserendo un bomber ingombrante come quello della Lupa). Complessivamente, col Catanzaro, 96 presenze e 34 reti in tre stagioni ed anni dopo, nell’estate del 1990, proprio col Mazzone dicui sopra in panchina, Bivi venne ingaggiato dal Pescara: 113 presenze, 27 gol e una promozione in A nel ’92 con Galeone in panchina ed il tandem Allegri-Massara in campo. Pescara è diventata la sua città, come per molti altri vecchi giocatori del Delfino.
OGGI - Il Catanzaro, squadra creata per dominare, vola, ma a dispetto di uno score da fantascienza ha alle calcagna e ad un tiro di schioppo un Pescara sorprendente (senza dimenticare i cugini del Crotone, non così distani dalle due battistrada). I tifosi giallorossi sono pronti all'esodo di massa, per una delle trasferte record in termini di supporters al seguito nella storia del club calabrese 8certamente in epoca recente): saranno 1500 i tifosi che copriranno i 619 chilometri che separano Pescara e Catanzaro. Da meno di 800 tagliandi, la disponibilità è stata raddoppiata e ai tifosi del Catanzaro è stata concessa tutta la Cirva Sud e molti altri calabresi emigrati saranno in altre zone dello stadio: il settore ospiti è andato ufficialmente sold out in pochissimissime ore. Il Catanzaro può vantare il miglior attacco (39 gol segnati) e la miglior difesa (soltanto 6 gol subiti) di tutta la Serie C. Scontro al vertice, sfida tutta da seguire in un’atmosfera che si preannuncia rovente, contro una squadra che all'Adriatico paradossalmente ha raccolto meno che in trasferta: il Pescara lontano da casa ha centrato 6 vittorie ed 1 pari in 7 gare. Come il super Napoli. Per risultati e rendimento, si sfideranno le due squadre più in forma della Serie C. Pescara e Catanzaro, infatti, sarebbero prime in ogni Girone della competizione. Idee, gioco e qualità: Pescara e Catanzaro sono pronte a dare spettacolo. Non sarà un derby ma non chiamatela solo partita, il big match del Girone C di Serie C è pronto regalare emozioni.
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