Si gioca alle 12:30, come cambia l'alimentazione?
Giocare nell'inconsueto orario delle 12:30 determina cambiamenti importanti anche a livello di alimentazione. Come si stanno preparando Pescara e Cittadella al lunch match di B?
Qualcosa cambierà nelle abitudini, ma senza rivoluzioni. Almeno per gli ospiti. Sul fronte veneto, lo ha spiegato il medico del Cittadella, Candido, a Il Mattino di Padova. Il Cittadella si ritroverà a scendere in campo per una gara di B all’ora di pranzo, dopo il k.o. interno di misura con il Varese del dicembre 2012 e il successo nel derby con il Padova nell’ottobre del 2013. «In questi casi ci sono due scuole di pensiero», spiega il medico sociale granata Ilario Candido, «sia per quanto riguarda gli allenamenti sia per l’alimentazione. Dopo esserci confrontati con lo staff tecnico e il preparatore atletico Redigolo, abbiamo preferito non stravolgere le solite abitudini. Ci sono società in cui gli allenamenti della settimana sono tutti spostati all’orario della partita, noi, invece, per non complicare troppo le cose a livello organizzativo continueremo a svolgerli regolarmente al primo pomeriggio e soltanto nel giorno dell’incontro modificheremo il nostro comportamento. La sveglia sarà data circa un’ora prima, verso le 7-7.30, e la colazione varrà come pasto pre-gara attorno alle 9 e sarà “rinforzata”, aggiungendo a fette biscottate, toast e marmellata anche bresaola e prosciutto crudo». I famigerati spaghetti a colazione, per Iori e compagni, quindi, non ci saranno. «Ci sono realtà, appunto, in cui si preferisce far fare la colazione con la pasta, ma è una scelta che rischia di essere controproducente perché, se ci sono giocatori che la mangerebbero senza problemi, ce ne sono altri che avrebbero difficoltà. Chi sceglie questo tipo di alimentazione in genere modifica già nella settimana precedente le abitudini legate ai pasti. Va anche detto che è più facile riuscirci se la squadra si allena di mattina, cosa che noi non facciamo. A livello metabolico l’importante è assumere la quantità di cibo sufficiente. Poi, sul rendimento, ovviamente incide la carica nervosa, in particolare per l’effetto dell’adrenalina, ma quella non è legata all’orario. Lo sarebbe se ci fosse la necessità di adattarsi troppo in fretta ad un fuso diverso o se si giocasse all’alba. Non è questo il caso».
E sul fronte pescarese? Il Centro oggi in edicola offre in tal senso spunti interessantissimi. Eccoli: "Rispetto ad una partita “classica” in programma alle ore 15, la sveglia viene anticipata alle 7. Entro le 7,30, Brugman e soci devono aver consumato la colazione a base di cornetti integrali con marmellate biologiche, fette biscottate, biscotti dietetici, yogurt, cereali e miele. Tuttavia, c'è anche chi non sente il bisogno di mangiare. Nessun problema, il primo pasto del giorno è facoltativo, al contrario del secondo. Alle 9,30, infatti, la comitiva diretta da Zeman si riunisce di nuovo a tavola per immagazzinare le energie necessarie per coprire i novanta e più minuti di partita. La dieta è a cura dello staff sanitario biancazzurro diretto dal professore Vincenzo Salini e l’organizzazione minuziosa della vigilia è affidata al team manager Andrea Gessa. Domattina, all’hotel Dragonara, sui tavoli per la colazione ci saranno alimenti molto leggeri, per il pranzo (alle 9,30), invece, le cose cambieranno. Si potrà optare per il riso o la pasta in bianco, altri sceglieranno la bresaola, il prosciutto crudo, parmigiano, oppure le carni bianche con verdura fresca. Alcuni calciatori, data l’ora, vorrebbero rinunciare anche al brunch. Ma, visto che per forza bisogna consumare qualcosa, decidono comunque di assicurare al proprio organismo il corretto apporto di calorie con toast, frutta fresca, spremute d'arancia, succhi di frutta e qualche fetta di crostata. Bandito il burro e le bibite zuccherate. Insomma, ognuno sceglie in base alle caratteristiche del proprio fisico. In ogni caso, prima di una partita, l'ideale è assorbire un mix di proteine, carboidrati, fibre, grassi di qualità, vitamine e minerali".
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