La meglio gioventù biancazzurra è in attacco
8 elementi, dove i più maturi sono un classe '96 e un classe '97
Dal reparto offensivo arrivano le speranze di un rush finale di stagione da lode. E non solo perchè ora c'è Zeman, fautore di un calcio spregiudicato ed iper offensivo. Nel reparto, dove c'è una grande abbondanza, note liete arrivano anche dai più giovani tra gli 8 elementi che lo compongono dove Lescano e Cuppone, i trascinatori della prima parte di campionato fino al ko interno col Catanzaro, sono i più maturi. L'ultimo colpo di mercato, Davide Merola, e il gioiello fatto in casa ma già ceduto alla Sampdoria, cioè Marco Delle Monache, si candidano, soprattutto quando i campi saranno meno pesanti con l'arrivo della primavera ormai diventato realtà, a recitare un ruolo di primissimo piano, imbeccati da un classe ‘99, quel Rafia che può e deve illuminare la scena. Merola spera di ripetere in riva all’Adriatico l’ottimo torneo disputato nel 2021-22 nel Foggia di Zdenek Zeman, suo mentore, che lo ha visto griffare 10 reti, 9 in campionato e una in Coppa Italia, e 4 assist in 31 gare. Merola, nato nel 2000 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha compiuto 23 anni il 27 marzo mentre Delle Monache è diventato maggiorenne lo scorso 3 febbraio, festeggiando al meglio il suo 18° compleanno con la rete al Potenza, che ha bissato quella da 3 punti al fotofinish contro la Viterbese, che era una sorta di regalo anticipato a se stesso (e al popolo biancazzurro) per la maggiore età. Meno di 43 anni in due, Merola e Delle Monache vogliono portare il fardello di essere decisivi e determinanti già. In altri Paesi alla loro età vengono schierati anche nelle Coppe Europee, in italia sono considerati ancora giovanissimi e in taluni casi non pronti ma non a Pescara, dove giovani sono stati sempre lanciati. E non solo con Zeman in panchina. Merola, in particolare, vuole scalare le gerarchie del calcio italiano. Sembrava poter entrare nel Gotha del pallone tricolore dalla porta principale, senza fare troppa gavetta. A soli 14 anni Merola infatti lascia la Campania e si trasferisce a Milano per giocare nelle giovanili dell’Interv dove vince tutto, compreo il Triplete Baby composto da Scudetto, Supercoppa e torneo di Viareggio e dove gioca insieme a Edoardo Vergani, altro giovanissimi di stanza a Pescara, Nicolò Zaniolo, al pescarese Marco Pompetti e agli ex biancazzurri Gabriele Zappa e Davide Bettella. Spalletti lo fa giocare anche uno scampolo di gara - come già raccontatovi - in Europa League ma a Milano non si può aspettare la crescita dei ragazzi e per tutti c'è la necessità di andare a giocare altrove. Nel 2019 arriva dunque la cessione all’Empoli, poi le esperienze in prestito in C con l’Arezzo e il Grosseto dove in squadra c’è anche Erdis Kraja prima della tappa di Foggia con ZZ e Cangelosi in panchina e il passaggio in prestito al Cosenza, dove trova poco spazio (14 presenze, 9 da titolare e un gol). Poi, è storia recentissima, la decisione di rilanciarsi in C, in una squadra che lo voleva già nella scorsa estate e dove ha trovato un reparto zeppo di altri giovani. Dal vecchio amico Vergani (classe 2001), al cagliaritano Desogus (classe 2002, che sembra destinato a fare grandi cose dopo aver completato il suo percorso di crescita e maturazione, trovando anche maggiore confidenza col gol e non solo con l'assit), Rafia (classe ‘99), Kolaj (classe ’99, che visto l'overbooking in avanti aveva fatto già la valigia salvo disfarla a Pescara senza essersi messo in viaggio per altre destinazioni), Cuppone (classe 1997), Lescano (classe ‘96) e Delle Monache. Quest’ultimo, svezzato da Iervese in Primavera, dopo l’esordio con Auteri nella passata stagione sta vivendo la prima vera avventura da professionista, da membro fisso della prima squadra con spazio intermittente nella prima parte e crescente adesso. 2 gol in Coppa Italia nel 6-0 tennistico alla Vis Pesaro hanno fatto da prologo alle prime marcature in campionato, ma il promesso sposo doriano ci ha preso gusto e insieme agli altri giovani di casa Pescara vuole lasciare un segno indelebile nella stagione biancazzurra. .
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