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Marco Verratti crede nel suo Pescara

26.12.2014 13:56

Marco Verratti guarda con ottimismo al futuro biancazzurro. E crede fortemente nel suo Pescara. Ancora di più dopo averlo visto all'opera contro il Varese, con il fraterno amico Ricky Maniero grande protagonista. Prima del match presso la sede dell'Agbe (Associazione genitori bambini emopatici) in via Passo della Portella (leggi qui) aveva dichiarato: "Il presidente Daniele Sebastiani lo sento spesso al telefono. Il Pescara lo seguo sempre con affetto. La serie B è difficile. Occorre continuità. Il Pescara deve crederci. Sarebbe importante fare un filotto di risultati utili. Se poi dovessero arrivare i play-off, sarebbe l'ambiente a fare la differenza con lo stadio pieno" Lo stadio non era pieno, ma i tre punti sono arrivati comunque. E Verratti di certo ha fortificato la sua intima convinzione che il suo Pescara può recitare un ruolo importante in questa Serie B dove tantissime squadre sono concentrare in appena 6 punti. Un giorno, magari, chiuderà la carriera in biancazzurro, proprio dove l'aveva iniziata. "Di Pescara mi manca tutto. È la mia città e anche se sono andato in uno dei posti più belli del mondo, quando posso, torno a salutare amici e famiglia. Dopo un anno senza arrosticini, mi sono attrezzato e così ho rimediato una fornacella che mi permette, quando qualche amico porta a Parigi gli arrosticini, di poterli mangiare", aveva detto sempre presso l'Agbe. Pescara è vicina, la porta nel cuore, come sentimento ma calcisticamente parlando è ormai lontanissima da Verratti. Che gioca e incanta nel Gotha del calcio. L'ultima testimonianza? Come ogni anno, il quotidiano inglese The Guardian ha stilato la lista dei 100 calciatori che si sono distinti nell'anno solare. Il Gufetto di Manoppello si è piazzato al posto numero 64. Precedendo gente come Gianluigi Buffon, Francesco Totti, Gervinho, Daniele De Rossi e Radja Nainggolan....

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