Marino: "Dovrà contare il fattore campo". E sul Pescara...
Pasquale Marino nel corso della conferenza stampa della vigilia suona la carica. “Il fattore campo conta, deve contare. I nostri tifosi ci hanno sempre dato una grossa mano, ci fa piacere aver riportato entusiasmo ad un pubblico passionale. Sarà un colpo d’occhio importante vedere lo stadio gremito, dovrà darci degli stimoli particolari. Puntiamo ad accedere alla finale in casa nostra, davanti alla nostra gente, di più non potevamo chiedere…”. Il match d’andata è ancora nella sua mente. Marino recupera uomini importanti, ma non tutti. In difesa è emergenza. “Forse all’andata abbiamo avuto qualche problema in più. Per domani recuperiamo due giocatori importanti come Cocco e come Di Gennaro. Dispiace che ne manchino altri ma sia Gentili che Camisa ad esempio contro lo Spezia hanno disputato una grandissima gara e danno ampie garanzie e trasmettono la giusta serenità al reparto. La settimana scorsa avevamo anche dei ragazzini in panchina, i nostri avversari quando cambiano potevano contare su gente forte ed esperta. Non sono entrati, per parlare del reparto offensivo, né Pettinari né Pasquato. Il Vicenza è partito con altri obiettivi, le squadre che hanno speso tanto per vincere il campionato, anche direttamente, possiedono un organico ampio per qualità e per quantità. Sono contento dei ragazzi, anche all’andata la squadra ha disputato una buona gara e hanno sempre risposto presente. Essere arrivati a giocarci l’accesso alla finalissima davanti al nostro pubblico credo sia il massimo. E’ un sogno che speriamo possa diventare realtà domani. Siamo sempre stati un gruppo predisposto al gioco e all’attacco. La posta in palio è alta, giocare su due risultati poteva essere anche pericoloso. Il Vicenza non ha mai mollato e in diverse occasioni ha recuperato e ribaltato le partite”. Fare previsioni non è facile. “L’obiettivo del Pescara era quello di vincere il campionato direttamente. Non sempre vincono i più forti e il campionato di Serie B lo ha dimostrato. In questo tipo di partite conta la serenità nell’approccio alla gara, come è stato fatto all’andata. All’andata abbiamo tenuto il gioco sino al ventesimo della ripresa. Dopo aver colpito il palo gli avversari hanno preso coraggio e l’ingresso di Caprari ha creato qualche pericolo. La palla per noi non bruciava, il Vicenza ha mantenuto sempre la propria fisionomia e identità di gioco. Il Vicenza dovrà rimanere concentrato su quello che sa fare, senza eccedere. Saranno novanta minuti, c’è il tempo per ribaltare le cose…”, chiude Marino
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