Una prova di carattere per espugnare Foggia
Il Pescara chiamato alla riscossa dopo la debacle col Brescia
Rialzare la testa dopo il ko interno col Brescia e dare un segnale forte al campionato: l'obiettivo del Pescara per la gara di oggi è chiaro, chiarissimo. Senza l'apporto dei propri tifosi, costretti a restare in sede per motivi di ordine pubblico, i biancazzurri di mister Bepi Pillon sono chiamati ad una vera e propria prova di carattere allo Zaccheria, nonostante abbiano i cerotti: in molti non sono al meglio, infatti, e due perni come Gravillon e Del Grosso sono out per squalifica. Ma una squadra che vuole continuare a respirare aria di alta classifica - al di là delle frasi di circostanza inerenti l'obiettivo salvezza - deve dare segnali di riscossa dopo i soli due punti conquistati in tre gare nel 2019 (ovvero da inizio girone di ritorno) e dopo la pesante debacle per mano del Brescia, candidato forte alla promozione diretta in A. Il mercato non ha di certo aiutato mister Pillon, anzi ha depotenziato una squadra che probabilmente nel girone d'andata ha racolto più del suo reale valore. A Foggia si avrà una gara chiave per capire il reale spessore del Pescara, che potrebbe scendere in campo con una ghiotta novità: il cambio di modulo. Dal 4-3-3 al 4-3-1-2 in realtà potrebbe cambiare poco, se il trequartista dovesse essere un esterno adattato, ma comunque consentirebbe di dare un vero partner in mezzo a Mancuso, a secco da tre turni e l'hombre del partido nell'ultimo Foggia-Pescara (con zeman in panca; fu l'ultima soddisfazione biancazzurra nella carriera del boemo).
A poposito di Foggia-Pescara del passato: in Puglia ono 21 i precedenti ufficiali tra le due squadre con vantaggio rossonero per 13 successi contro i 3 abruzzesi; cinque i pareggi, segno che manca da più tempo, precisamente dal 2 marzo 1997, 0-0 in Serie B. Cosa accadrà oggi?
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