Di Francesco: "Al di là del mio cuore biancazzurro sono un professionista. E voglio vincere"
Eusebio Di Francesco contro il "suo" Pescara. E nella sua - stavolta senza virgolette - città (leggi qui la Di Francesco story), deve rilanciare il Sassuolo reduce dalla scottante eliminazione in Coppa Italia. Domani si gioca, nonostante l'emergenza: "Giusto o meno non lo so, personalmente vivo il momento dei miei conterranei, so le difficoltà che ci sono, conoscevo l'albergo travolto e mi sento vicinissimo a loro. Non sono io a decidere se giocare o no, da una parte ci vorrebbe maggiore sensibilità, dall'altra il calcio porta un momento di serenità", dichiara Di Francesco Parlando di calcio: "Domani loro dicono di essere all'ultima spiaggia, in realtà mancando molte partite. Noi vogliamo tornare al successo fuori casa, al di là del mio cuore biancazzurro, sono un professionista e voglio vincere. Queste sono partite insidiose, perché la voglia, la determinazione loro può metterci in difficoltà, ma io voglio lo stesso dai miei, li voglio in partita per tutta la gara". Sulla sconfitta a tavolino nel match d'andata, ferita aprta in casa neroverde: "E' una sconfitta della società, non della squadra, al di là delle scaramucce verbali, l'errore è nostro e non possiamo prendercela col Pescara. Da lì è partito tutto, ha girato male, le colpe ce le dobbiamo prendere, non le possiamo sempre scaricare. Che accoglienza mi aspetto? Io ho sempre rispettato tutti, ho un ottimo rapporto con la società, con Oddo, con tutto l'ambiente. Ora però sono fortemente legato al Sassuolo e voglio il bene del Sassuolo", chiude Di Francesco
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