Brugman cerca la consacrazione. Sulla scia di Verratti
Gaston Brugman è carico: il 2014 può essere l’anno della definitiva consacrazione. L’Atalanta, società con la quale il Pescara ha molti intrecci di mercato (Ardemagni, Madonna, Almici), ha preso informazioni (vorrebbe opzione), ma dall’Abruzzo non si muoverà. E non perché è appena tornato dalle vacanze. “Sono stato una settimana in Uruguay per trovare mia nonna che non sta molto bene e non volevo aspettare altri 6 mesi per vederla”, dichiara, “e per fare capodanno con la famiglia. Ora sono qua e la testa è al Pescara”.
Da partente a punto fermo, il suo inizio di stagione è stato esaltante. “L’esperienza dell’anno scorso a Grosseto è stata importante, anche se eravamo ultimi. Ho giocato con continuità. In estate la situazione era un po’ strana per me, si diceva che dovevo andare via ma il Presidente mi ribadiva che sarei restato. Il passato è il passato, penso solo al futuro. Il mister mi ha dato fiducia, anche quando mi sono infortunato, i compagni mi hanno aiutato e la società ha creduto in me”.
Ora è tempo di spiccare il volo, come fece un suo predecessore nel ruolo: un certo Marco Verratti. “Mi trovo meglio nel centrocampo a 3, ma in quello a due centrali sto migliorando. Io come Verratti? Ci giocai contro quando ero all’Empoli, lui ha la personalità del campione ed anche in Champions League gioca con grande tranquillità. Impressionante. Io devo migliorare anche in questo aspetto”. E se son rose, fioriranno.
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