Di Fulvio: "Obiettivo Parigi2024. Spero di rivedere il Pescara prestissimo in alto"
Il più forte giocatore del mondo è tornato per un po' di relax nella sua città
Qualche giorno di relax per Francesco Di Fulvio dopo una stagione intensissima ma per nulla avara di soddisfazioni. L'ultimo impegno per lui è stato la finale del Mondiale contro la Spagna, che ha decretato gli iberici campioni dopo la lotteria dei rigori ad oltranza e gli Azzurri medaglia d'argento, ma Di Fulvio nella rassegna iridata ha confermato di essere un vero fuoriclasse ed è stato inserito nella formazione ideale della kermesse ungherese. Il secondo posto di squadra e l'elezione nel Top7 del Mondiale nobilitano ancora di più una stagione a dir poco fantastica, apertasi con il record di oltre 100 partite di fila in campionato con almeno un gol all'attivo e la conquista di uno storico Triplete (Scudetto, Coppa Italia e Champions) con la calottina della Pro Recco. Prima di tuffarsi nella nuova stagione, il campione è tornato nella sua Pescara ed ha ricevuto un riconoscimento ufficiale direttamente dal sindaco Carlo Masci. "Io lo definirei un premio a una carriera esemplare dentro e fuori la vasca di gioco”, le parole del primo cittadino. “Questo ragazzo ha saputo mettere a frutto sacrifici e ambizioni. L’auspicio è quello di poter vedere la pallanuoto pescarese tornare ai vertici di questo sport, magari con Di Fulvio protagonista. C’è bisogno di modelli da seguire e imitare da parte dei più giovani, che spesso non riescono a trovare le giuste motivazioni per emergere. Speriamo quindi che ci siano in futuro tanti Di Fulvio a Pescara e non solo qui". Successivamente Francesco ha incontrato i giovani pallanuotisti del Delfino, tutti estasiati e a caccia di autografi e selfie. “E' un orgoglio ed un piacere essere tra la mia gente, vorrei rivedere Pescara in alto prestissimo. C'è rammarico per il sogno svanito, siamo arrivati sino al settimo rigore”, le parole di Di Fulvio sul Mondiale, “ma sono contento comunque perchè a mente fredda posso dire che abbiamo fatto un grande percorso dopo la non bella figura di Tokyo un anno fa. Curiosamente, proprio mentre giocavamo i quarti contro l'Ungheria il Pescara (allenato da papà Franco e con capitano il fratello Carlo, ndr) tornava in A2. Sono un po' scaramantico e quindi questa è la prima volta che lo dico, ma era successo una cosa simile la sera della vittoria dello Scudetto quando il Delfino ha centrato un pareggio fondamentale con l'Ischia. E il precedente ha portato bene. A cosa penso adesso? A Parigi 2024, diventare campione olimpico è il sogno di tutti. Già partecipare è qualcosa di grandioso, ma prima di quell'appuntamento ci saranno 2 Europei e 2 Mondiali”.
Commenti