Il nodo dismissioni: situazione, scenari e possibili sviluppi
3 in lista di sbarco, ma attenzione a cessioni eccellenti (ancora...)
Il nodo dismissioni tiene bloccato il mercato in entrata del Pescara. E sono tre i giocatori in odore di cessione che possono scatenare un effetto domino: Edoardo Vergani, Aristidi Kolaj e Luca Mora. Per l'esterno di origini albanesi è solo questione di tempo, poco, ma la strada è tracciata: sarà un nuovo giocatore del Cesena e ritroverà il Delfino da avversario alla quindicesima giornata, a fine novembre, all'Adriatico. Più che gli ultimi dettagli sul trasferimento in prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni, a non aver portato ancora alla fumata bianca, che avverrà comunque nelle prossime ore, è il nodo dismissioni in casa bianconera. Si pensava che la cessione di Shpendi all'Empoli potesse essere il lasciapassare all'operazione, ma il ds Fabio Artico, grande estimatore di Kolaj dai tempi dell'Alessandria, ha momentaneamente congelato il tutto, senza metterlo in discussione, preferendo prima chiudere l'affare Ogunseye col Modena (acquisto a titolo definitivo e contratto fino al 2025), aprire il canale con gli stessi Canarini per Mosti e dedicarsi ad altre cessioni (Calderoni, Albertini, Nannelli e Mercadante) propedeutiche all'innesto del fantasista biancazzurro. L'affare dunque si farà. Meno fluida la situazione degli altri uomini che sembrano avere la valigia in mano, al netto di sviluppi su Mesik (ufficialmente non sul mercato, ma oggetto delle mire di Venezia ed altri club di B), Cuppone (piace al Brindisi, ma Sdengo non se ne priverebbe a cuor leggero) e Plizzari (Padova, Sampdoria e Ternana sono per ora fermi ad assunzione di informazioni). La vicenda Luca Mora determinerà gli interventi in entrata in mediana del ds Delli Carri. L'esperto giocatore non sembra troppo propenso a restare alla corte di Zeman, che comunque non lo reputa centrale nel suo progetto, e dal suo destino dipenderà l'innesto di un solo interprete oppure di due nel reparto. La novità di ieri sono le richieste di Lecco e Trento, che il giocatore sta seriamente valutando con il placet del club. In entrata, su Sannipoli, per il quale resta la distanza tra offerta e richiesta e c'è l'inserimento del Cittadella, al momento non ci sono sviluppi mentre per Lombardi bisogna attendere il 29 agosto la pronuncia del Consiglio di Stato che può portare allo svincolo. Stessa situazione di Lorenzo Gavioli, reduce da 22 presenze alla Pro Patria in prestito, pure lui nella lista di Delli Carri e non da ieri come Emanuele Zuelli, 21enne di proprietà Pisa che piace per fisicità e capacità di inserimento. Si valuta anche uno straniero il cui nome è ancora top secret ma che non risponde al nome del lituano Megealitis, in ballo tra Rimini e Francavilla. Definitivamente sfumati Celeghin (va a Trieste) e Collodel (andrà alla Spal). C'è infine la questione relativa ad Edoardo Vergani. Al di là delle smentite di rito, la permanenza dell'ex Inter è realmente in bilico ma trattandosi di un capitale tecnico ed economico del Pescara (che in caso di cessione dovrà corrispondere una parte del ricavato alla Salernitana) si vuole valutare la situazione migliore. L'agente Tinti è all'opera e assiste anche il modenese Abiuso, nome ricorrente nel mercato biancazzurro ma secondario rispetto ad altre piste. In caso di addio di Vergani, infatti, si proverà a fare un grosso colpo, ma sarà comunque un affare da ultimissimi giorni di mercato. Alessandro Gabrielloni resta il preferito di tutti, da Zeman alla società, ma sulle sponde del lago di Como almeno per il momento non aprono alla cessione. Solo se non dovesse alla fine esserci apertura, si valuteranno altri profili. E non si possono escludere nomi a sorpresa.
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