Prima squadra

Mauro Esposito a PS24: “ Questo Pescara somiglia al mio. Ad Udine per fare risultato”

22.10.2016 08:45
A CURA DI MATTEO SBORGIA - “Il Pescara convince ma non vince”. Potrebbe essere indubbiamente questo l’incipit più veritiero per fotografare alla perfezione il momento biancazzurro. La vittoria sul campo, in questo campionato, non è ancora arrivata: la squadra gioca bene, ma non è ancora riuscita “a fare bottino pieno” . La classifica - finora- non preoccupa (i biancazzurri hanno 7 punti e sono fuori dalla zona retrocessione), ma se la vittoria non arriva potrebbe iniziare a farlo. E allora che fare? L’abbiamo chiesto a Mauro Esposito (ex giocatore tra le altre di Pescara ed Udinese e con tanti anni di Serie A sulle spalle) che ha rilasciato un’intervista ESCLUSIVA a PescaraSport24. L’ex giocatore biancazzurro, oltre a ripercorrere i passi più importanti della sua carriera in riva all’ Adriatico, parla anche dell’ avventura ad Udine: “l’Udinese è una società fantastica”  Mauro Esposito, è uno dei tanti “figli del Vesuvio”. Compie i suoi primi passi “calcistici” nel Somma Vesuviana (società campana), dove viene notato dall’ex ds biancazzurro Pierpaolo Marino che lo porta al Pescara. Aggregato alla Primavera biancazzurra, fa ben presto il suo esordio in Prima Squadra in Serie B. Seconda punta rapida, tra le sue armi letali si annoverano il dribbling nello stretto e i preziosi assist elargiti ai compagni di squadra. “Ricordo con emozione il mio esordio a 17 anni con la maglia biancazzurra,in quella stagione ( ’98-’99) collezionai 8 presenze. L’anno dopo fu quello della mia consacrazione, perché giocai sempre titolare e sfiorammo la Serie A". Esposito, è stato il protagonista in quel “Pescara dei miracoli” targato Gigi De Canio che - appunto -arrivò ad un passo dalla Serie A. Quella squadra praticava un calcio propositivo e diventerete: palla a terra, fraseggi nello stretto, dribbling, goal e spettacolo assicurato. “Questo Pescara somiglia molto al mio, anche noi giocavamo con la palla a terra, cercando di far divertire il più possibile il pubblico. Le differenze, tuttavia, sono per lo più di carattere temporale: il mio calcio ora sarebbe anacronistico, perché oggi si lavora molto di più sul fattore tattico rispetto a prima. Inoltre, oggigiorno il gruppo assume una rilevanza importante- ai miei tempi- si puntava molto sul singolo". Imprevedibilità, dribbling e corsa, sono state da sempre le sue armi migliori. Ma se questo Pescara ha degli elementi comuni con il suo, allora ci saranno anche giocatori con caratteristiche similari alle sue. “Caprari è il giocatore che sicuramente si avvicina di più alle mie peculiarità. Ama- come me -giocare palla a terra e puntare l’avversario". Le ottime prestazioni, fornite da Esposito in maglia biancazzurra, lo proiettarono di diritto nella massima serie. L’Udinese- infatti- dopo il meraviglioso campionato cadetto (’98-’99) disputato dall’attaccante napoletano in biancazzurro agli ordini di Gigi De Canio, decise di portare in bianconero entrambi. "Udine è il massimo per un giovane che deve crescere e formarsi: lì ai giovani è concesso- com’è giusto che sia- di sbagliare tranquillamente. La società è molto organizzata ed il clima non è esasperato. Insomma, il posto ideale” Da buon ex qual è- Mauro Esposito- non si sottrae a pronosticare il risultato del match (in programma domani alle 12:30 alla “Dacia Arena” di Udine). “Sarà una partita aperta a tutti i risultati, le due squadre, d’altronde, hanno entrambe bisogno di punti. L’Udinese che ho visto a Torino con la Juventus mi ha fatto un’ottima impressione. Il Pescara- dal canto suo- deve cercare di vincere: una vittoria sarebbe salutare soprattutto dal punto di vista psicologico. Per chi tifo? Spero che vinca il Pescara…." D’altronde, al cuor non si comanda...

Commenti

Il Bahebeck segreto
Zeman jr attacca l'arbitro: "Tifoso della Juve o del Chieti, sapevo avrei perso"