Prima squadra

Stavolta è davvero la settimana decisiva: il punto

Cosa accadrà in casa Delfino?

24.06.2024 08:35

Stavolta è davvero la settimana decisiva in casa Pescara. Quello appena trascorso, connotato dalla nuova assemblea pubblica di contestazione indetta dagli ultras, è stato l'ultimo weekend con l'assetto societario attuale e con la panchina biancazzurra vacante. Il Delfino entra oggi nei sette giorni cruciali per la definizione del suo futuro: mercoledì sarà la giornata chiave per gli sviluppi nella compagine societaria, che cambierà fisionomia, giovedì è la data indicata per il via libera al ds Delli Carri per la scelta del nuovo tecnico ed infine per sabato pomeriggio è stata annunciata una nuova manifestazione di protesta dei tifosi, che da piazza Salotto arriveranno in corteo fino a Palazzo di Città. Ma andiamo con ordine. Dopodomani si capirà cosa accadrà nella stanza dei bottoni. Rosettano Navarra è da giorni in predicato di entrare in affiancamento al presidente Daniele Sebastiani, resta da capire se da solo e con quante quote del pacchetto azionario. Ma l'ingresso appare certo, anche se il rinvio ha fatto pensare a sviluppi imminenti di altro tipo. La sensazione è che in questi giorni il presidente Sebastiani stia verificando fino in fondo se ci siano le condizioni per la cessione a qualche gruppo dell'intero pacchetto azionario o della maggioranza dello stesso e che solo una volta avute delle certezze sull'impossibilità nell'immediato di concludere il passaggio di mano si impegnerà con l'ex Pontedera e con altri imprenditori. Parallelamente, infatti, si sta lavorando per provare ad ampliare ulteriormente il numero dei soci a supporto dell'attuale management con l'ingresso di altre persone (da tempo di parla di un investitore romano e di altri due uomini di affari di fuori regione) che porterebbero ad una diversa rimodulazione della ripartizione delle quote rispetto all'ipotesi del solo sbarco di Navarra. Da giovedì scatterà l'operazione allenatore. Oggi restano Attilio Tesser e Fabio Caserta i candidati principali. Il primo, che attende da più di 20 giorni novità, dovrà rescindere con la Triestina per potersi legare al Pescara ma la buonuscita che probabilmente otterrà dai giuliani non abbasserà l'entità dell'esborso pescarese per il biennale da almeno 150mila euro annui (staff escluso) che andrebbe a sottoscrivere, dato che questa indennità è ritenuta un fatto privato ed extra rispetto ad un nuovo vincolo. Non ha dunque fretta di andare a negoziare anche perchè, dopo che la FeralpiSalò ha scelto Diana, non ha altre opzioni concrete oltre a quella dannunziana. Caserta oggi è più di un'alternativa, pur essendo una pista anch'essa onerosa: negli ultimi giorni sembra esser diventato il favorito. Comunque non si escludono altri nomi nel borsino: oltre a Cristian Brocchi, si parla di Lamberto Zauli, reduce da un'esperienza non positiva a Crotone e visto in Abruzzo nel 2016 a Teramo, e di un altro candidato ancora top secret. Restano come opzioni paracadute, ma sempre meno forti, Francesco Baldini e Ledian Memushaj mentre piovono smentite su un nome circolato nelle ultime ore. Si tratta di Cristian Bucchi, che proprio a Pescara ha chiuso la sua carriera da calciatore ed intrapreso quella da allenatore, prima guidando la Primavera e poi anche la prima squadra in serie A nella stagione 2012-13, quella partita con Stroppa in panchina. Da Catania è rimbalzata, prima a Livorno e poi a Pescara, la voce che vorrebbe Cristiano Lucarelli tra i papabili alla panchina biancazzurra, ma non ci sono riscontri concreti. Intanto emerge un retroscena su Massimo Brambilla, che ha firmato un annuale con il Foggia. Dopo alcuni sondaggi preliminari aveva deciso di accordare la priorità al Pescara ma il prolungarsi dell'attesa lo ha indotto ad accettare la corte dei rossoneri di Canonico.

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