Delfino ancora convalescente. Servono conferme
Col Foggia partita importantissima
Crisi chiusa? Lo scopriremo nelle prossime giornate, a partire da domenica, sempre all'Adriatico contro il Foggia. Intanto, grazie ad una rete al fotofinish di Delle Monache i biancazzurri si prendono 3 punti e tornano a muovere la classifica. Probabilmente il Delfino non è guarito ed è ancora convalescente, ma in questi casi è il risultato l'unica medicina possibile. La vittoria con la Viterbese è stata un brodino per un ammalato e basta? Lo capiremo presto, ma intanto è finalmente arrivato un successo davvero importante, che consente di accorciare in classifica sul Crotone, fermato sul pari dal Monterosi del pinetese Rocco Costantino (ma guardare ai pitagorici sarebbe prendere in giro la tifoseria), e di blindare al momento il terzo posto in classifica, nonostante rispetto al girone d'andata al Delfino manchino 5 punti. I biancazzurri non vincevano un match dalla sfida di Monopoli, datata 11 dicembre, ed in casa non facevano bottino pieno dal 13 novembre, quando all'Adriatico cadde il Messina allora guidato dall'ex Gaetano Auteri. Si è finalmente ripartiti? Lo dirà solo il campo, a partire da domenica, aspettando novità positive da un mercato ancora bloccato e sul caso Lescano. Anche la partita con la Viterbese ha confermato che, al netto di un Bisogno in versione Superman o, se preferite, saracinesca, che senza un bomber vero questo Pescara farà assai fatica. Sempre e contro chiunque. E bomber vero non è di certo Tupta, centravanti di manovra e nemmeno di grande livello, e non lo è, almeno non ancora, Vergani, pur relegato al ruolo di alternativa di un giocatore che a dicembre era dato in sicura partenza e che invece da settimane è un titolare inamovibile. Inspiegabilmente. O forse no, perchè di davvero inspiegabile c'è il caso Lescano. Inutile ribadire le domande rimaste senza risposta in altri, troppi articoli. Però non si capisce davvero perchè portarlo in panchina senza utilizzarlo. Lo si metta in tribuna, se ha fatto qualcosa di imperdonabile, e lo si ceda senza guardare al centesimo, sostituendolo. Altrimenti lo si ributti nella mischia. Subito. Altre scelte di Colombo non convincono (esempio: il miglior Pescara veva Kraja centrale in mediana, con ai fianchi Mora e Gyabuaa, in grado di dare geometrie, dinasmismo e qualità; ora si ha un centrocampo senza idee, con Kraja mezzala e Aloi centrale, compassato e che non costruisce e protegge poco), ma non siamo tecnici e, soprattutto, non abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni i giocatori. Colombo, che non è uno sprovveduto, avrà le sue motivazioni, anche per cambiare quasi sempre un pezzo del tridente, senza trovare giovamento e senza più inserire l'unico elemento in grado di fare la differenza. Misteri di una stagione che è ancora a metà del suo corso, ma che sembra per molte cose la fotocopia di altre occasioni sciupate
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