9 anni dopo, Sebastiani svela come poteva essere il Pescara di Zeman in Serie A
Nel corso di un'intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo
Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo, nel corso della quale ha rivelato come poteva essere il Pescara 2012-13 in A se Zeman fosse rimasto sulla panchina biancazzurra. Ecco cosa ha evidenziato in tal senso Area Napoli, partendo dagli Azzurri all'Europeo che sono sbocciati proprio da Pescara: "Siamo felici di vedere questa nazionale con tanti ragazzi passati anche per Pescara. Nel Pescara di Zeman non c'erano sempre e solo Insigne, Verratti e Immobile ma tanti altri ragazzi interessanti. All'inizio dell'anno erano tre perfetti sconosciuti, solo Insigne aveva fatto qualcosa in più a Foggia. Immobile, all'epoca il mister lo vedeva come riserva di Maniero: il che è tutto dire. Verratti era già nostro, sapevamo di avere un gioiello. Insigne scelse Pescara per Zeman. Immobile lo volemmo io e Delli Carri. I giovani bisogna avere la pazienza di aspettarli: per Ciro fu così, sbagliò un anno prima di venire da noi. Ho un grande rimpianto: l'annata successiva all'anno di Zeman, se il mister avesse tenuto fede alla promessa di restare in A con noi, il presidente De Laurentiis mi promise che mi avrebbe lasciato Insigne in prestito, la comproprietà di Verratti (il Napoli fu l'unico club che ha spinto per averlo) oltre a Santana ed El Kaddouri in prestito. Peccato perché sarebbe andato meglio sia il Pescara che lo stesso Zeman".
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