Il Delfino non sa più vincere: Pescara-Teramo 1-1
All'Adriatico è andata così....
Niente da fare, appuntamento con la vittoria rinviato ancora una volta. La sfida tutta abruzzese finisce 1-1, con Bernardotto al minuto 85 che risponde al rigore di Ferrari sul finale di primo tempo. Un brutto Pescara dunque continua ad avere problemi. Grossi. E ora Auteri rischia davvero…
Vittoria fondamentale per classifica e morale, oggi, per il Pontedera in uno degli altri anticipi previsti (il Siena ha battuto l'Olbia. I granata entrano provvisoriamente in zona playoff, raggiungendo la decima posizione a quota 18 punti. Nel prossimo turno i toscani affronteranno, in casa, proprio il Pescara.
La gara. Nessuna sorpresa nelle due formazioni, che sono quelle annunciate con Auteri che conferma la squadra inizialmente vista all'opera a Cesena nell'ultimo, sfortunato turno. Al 3' subito buona chance per il Pescara con un calcio di punizione dal limite da posizione centrale. Agostino però evita che il destro di Memushaj termini vicino al sette (nulla da segnalare sul corner conseguente). Delfino certamente più propositivo in avvio: sono gli uomini da Auteri, come da facile previsione della vigilia, a fare la partita col Teramo di Guidi raccolto e compatto con il “primo non prenderle” come dogma. Al 9' però serve un miracolo di Sorrentino per evitare il vantaggio biancorosso, con Bernardotto che si gira benissimo in area, eludendo i centrali pescaresi, e calcia a botta sicura, ma probabilmente troppo centralmente. Sorrentino c'è e risponde benissimo. E' dunque degli ospiti la prima, ghiottissima chance del match. Mungo e compagni acquistano così fiducia e provano ad uscire dal proprio guscio. Al 15' classico squillo di Galano: si accentra palla al piede e calcia a giro rasoterra, ma la palla termina a lato. Il tridente biancazzurro sembra in palla stasera, perchè anche Ferrari e D'Ursi sembrano intraprendenti. Al 17' Piacentini in recupero evito che una proiezione di Rizzo, con inserimento interessante, possa portare guai dalle parti di Agostino. Latitano spunti di cronaca degni di nota, a prevalere sono gli sbadigli e ai arriva al 30' senza sussulti. Serve una scossa al Delfino, che ha necessario bisogno di portare a casa i 3 punti. Al 32' altra possibilità da calcio di punizione dal limite per i biancazzurri, stavolta un po' defilata verso sinistra. Stavolta il destro di Memushaj finisce direttamente sulla barriera. il Teramo fatica a costruire parecchio, il Pescara ha saldamente il possesso palla ma tra errori in fase di rifinitura e approssimazione non riesce affatto a pungere. Al 40' il direttore di gara decreta un calcio di rigore per il Pescara per un braccio Galeotto di Bellucci. Dal dischetto si presenta Franco Ferrari e non sbaglia! E' 1-0. Non c'è tempo e modo di organizzare per il Teramo una reazione, si va dunque all'intervallo sul punteggio di 1-0 per la banda di Auteri.
Il Teramo si ripresenta con una novità, a differenza del Pescara: Lombardo al posto di Rillo. I ritmi restano abbastanza blandi, ma il Teramo, sotto nel punteggio, sembra ora inevitabilmente più propositivo. In avvo si segnalano solo 2 gialli, uno per parte (Pompetti e Viero), e nulla più. Al 52' Agostino respinge una conclusione da fuori, comunque abbastanza velleitaria, di Pompetti. E' proprio quest'ultimo a provare a inventare qualcosa, ma spesso predica nel deserto. Al 54' Ferrari rifinisce un buon pallone per D'Ursi, che da sinistra però inquadra solo l'esterno della porta teramano e basta. Al 62' Auteri opta per il primo cambio: in De Marchi, out Ferrari. Un minuto dopo è la traversa a salvare il Delfino: dagli sviluppi di un corner, Piacentini in spaccata volante centra il legno a Sorrentino battuto. Grandissimo brivido, dunque, per il Pescara. I biancazzurri non illuminano affatto la scena, la prestazione certamente non è memorabile ma oggi sono troppo importanti i 3 punti. Al 70' giallo pesante per Memushaj: diffidato, salterà la trasferta di Pontedera della prossima settimana. Nel grigiore generale, il Teramo prova a farsi più intraprendente, almeno nelle intenzioni perhcè nei fatti non è realmente pericoloso. Auteri capisce che ha bisogno di forze fresche e al 75' inserisce Clemenza per Galano e Diambo per D'Ursi. Si copre, derogando al suo credo, il tecnico di Floridia. Proprio Clemenza chiede un nuovo penalty per un braccio galeotto teramano su suo clacio in area ospite, ma stavolta per l'arbitro Galipò non c'è nulla da segnalare. Auteri torna all'antico e al minuto 82 inserisce Bocic e Frascatore per Memushaj e Nzita ma Bernardotto è in agguato e 3 minuti dopo sigla il pari, interrompendo un digiuno personale assai lungo. Lancio in profondità per la sponda di testa di Lombardo verso Bernardotto che, posizionato sul secondo palo, calcia a botta sicura infilando il pallone alle spalle di Sorrentino. 1-1! E ora è tutto da rifare. Ma il tempo è poco, come le idee. Che sono anche confuse. Allo scadere ci prova Pompetti su calcio di punizione, nulla da fare. Tutte le speranze sono riposte nei 4 minuti di recupero. Al 93' chance per il 2-1, ma il colpo di testa di De Marchi finisce fuori. E l'ultima chance di un match assai brutto, che va in archivio col punteggio di 1-1. E TRA SONORI FISCHI
Il tabellino:
PESCARA-TERAMO 1-1
MARCATORI: 41' Ferrari su rig. (P), 85' Bernardotto (T)
PESCARA: Sorrentino; Cancellotti, Drudi, Ingrosso, Nzita (82' Frascatore); Rizzo, Pompetti, Memushaj (82' Bocic); Galano (75' Clemenza), Ferrari (62' De Marchi), D’Ursi (75' Diambo). Allenatore: Auteri.
TERAMO: Agostino; Hadziosmanovic, Bellucci, Piacentini, Rillo(46' Lombardo); Mungo, Arrigoni, Viero (57' Forani); Malotti, Bernardotto, Rosso (57' Biligea). Allenatore: Guidi
Ammoniti: Bellucci, Viero, Bernardotto, Fiorani (T), Pompetti, Memushaj(P)
Arbitro: Galipò di Firenze.
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