Comproprietà spinose per il Pescara
Il 25 giugno andrà in soffitta definitivamente l’istituto delle comproprietà. Il calcio italiano saluta dunque un’anomalia tutta nostrana e si mette in linea con il calcio europeo. Il Pescara ha tre compartecipazioni importanti, due con la Roma (Politano e Caprari) e una con il Genoa (Ragusa). Ad inizio settimana è previsto un summit tra giallorossi, rappresentati da Ricky Massara nella circostanza, e biancazzurri. Il rischio buste è concreto per Politano. Entrambi i club vogliono riscattare il giocatore per poi girarlo altrove, ma il destino dell’esterno sarà sicuramente in A. Si parte da una valutazione di 1,2 mln per metà cartellino: la Roma sarebbe disposta a coprire parzialmente la cifra con la metà del cartellino di Caprari, ma il Pescara preferisce trattare le situazioni separatamente. Il Sassuolo bussa ed il Pescara punta a monetizzare al massimo: qualora riscattasse il giocatore, i neroverdi sarebbero in pole. Qualora invece la spuntasse la Roma, Politano potrebbe anche non finire alla corte di Di Francesco ma essere utilizzato in altre operazioni (Genoa alla finestra in tal senso, ma in buona compagnia). Su Caprari situazione ancora tutta da concordare, ma Sebastiani e soci preferirebbero anche qui rimpinguare le casse societarie e magari avere in prestito il gioiellino della Primavera giallorossa Lorenzo Pellegrini, centrocampista classe ’96 del quale si dice abbia gran futuro. Intricata anche la matassa di nome Antonino Ragusa. I club comproprietari, Genoa e Pescara, devono trovare un accordo ma l’ala sembra comunque destinata a non restare in biancazzurro o in rossoblù. Ha molto mercato in B (Catania interessatissimo) e le parti a breve si siederanno intorno ad un tavolo per trovare la cosiddetta quadra. Il giocatore è ora in vacanza tra Las Vegas e Grand Canyon con Balzano, sarà il suo entourage a tessere le fila di un’operazione ancora del tutto nebulosa tra Genoa e Pescara.
Commenti