Brugman: "Qui mi trovo a casa, contentissimo di essere rimasto"
Il capitano è stato ospite della consueta diretta Facebook de Il Centro
Pasta di capitano. Gaston Brugman è chiamato a fare il salto di qualità, in termini tecnici e di leadership: dalla sua crescita e dalle sue prestazioni dipenderanno anche i risultati del nuovo Pescara, a sorpresa costruito intorno a lui che per tutta l'estate è stato al centro del mercato, salvo poi restare in biancazzurro per la gioia di tutti.
Brugman è intervenuto come ospite speciale nella consueta diretta Facebook de Il Centro. Ecco le sue principali dichiarazioni:
"A Cremona un buon punto nel finale che ci darà la carica per la prossima partita. Nel primo tempo eravamo un po' tesi, nel secondo si sono viste belle cose e soprattutto una reazione. Dobbiamo partire da lì, da quella grinta e da quella compattezza di squadra. Il mercato? Restare è stato un insieme di cose, sono contentissimo di essere qui e non è da tutti che uno straniero faccia il capitano della squadra. Siamo tanti capitani nello spogliatoio, il gruppo che si è creato davvero ci tiene alla squadra. Qui mi trovo a casa, la città è bellissima e la gente dimostra l'amore che ha. Dopo 6 anni mi sento un pescarese. Quando torno in Uruguay, dopo un mese mi mancano l'Italia e le sue abitudini".
Dopo aver ricordato il suo approdo nel Belpaese, a Empoli, Gas continua: "Quando decisi con il mio procuratore di non rinnovare con l'Empoli, avevo iniziato ad allenarmi da solo e a un certo punto è arrivata la chiamata che mi diceva del Pescara, una squadra di A. Quell'anno ho fatto due partite in Coppa Italia, a gennaio a andai a Grosseto e la scelta mi ha dato la spinta per ripartire. Zeman e la scelta di mettermi mezz'ala? Mi metteva in quel ruolo perchè mi voleva più vicino alle punte. L'anno che mi sono trovato meglio è stato quello con Marino, che mi ha dimostrato di essere una persona seria. Che amici ho nel calcio? Benali. Poi parlo tanto con Caprari, Torreira, Abecasis, Bovo... Sono rimsto in buoni rapporti con tanti".
Sul nuovo Pescara: "Voliamo bassi, dobbiamo cercare di dare il meglio di noi e poi arrivernno i risultati pensando partita dopo partita. Quest'anno ci sono tante squadre attrezzate. Dobbiao pensare prima alla salvezza, poi ci divertiremo... Chi mi ha colpito dei nuovi compagni? Antonucci. Elizalde? Lui è di un piccolo paese in Uruguay, è un ragazzo timido. Secondo me ha potenzialità enorme, è un 2000 ma non sembra esserlo quando è in campo. Può essere un nuovo Godin? Si, a tecnica è più forte Edgar ma deve essere più cattivo. Io e la Nazionale? Non credo sia impossibile, il sogno di vestire quella maglia c'è"
Commenti