Pillon: "Devo ragionare partita per partita e dopo, una volta conquistata la salvezza, festeggeremo"
Vigilia di Pescara - Cesena, parla il tecnico di Preganziol
Silenzio, parla Bepi Pillon. E' già vigilia di campionato, nemmeno il tempo di metabolizzare la vittoria di Terni, di importanza capitale, che bisogna già affrontare un altro scontro salvezza, questa volta tra le mura amiche, contro il Cesena.
Queste le parole di Bepi Pillon in conferenza stampa (Castori ha parlato intorno ad ora di pranzio, CLICCA QUI per le sue parole):
"La squadra ha fatto il suo dovere in tutto e per tutto, ha fatto il suo dovere ma è il passato Terni. Dobbiamo pensare al Cesena e mettere tutto da parte, così come facemmo con la sconfitta di Vercelli. Non dobbiamo entrare in campo molli ma tosti, perchè affronteremo una squadra tosta come il suo allenatore. Gara fondamentale? No, forse vincendo, io devo ragionare partita per partita e dopo, una volta conquistata la salvezza, festeggeremo. Non festeggerò prima. So come è il calcio, non si può abbassare la guardia nemmeno di un centimetro. Non sono abituato a fare calcoli, quindi non li faccio nemmeno adesso. Dobbiamo giocare il nostro calcio, con la testa giusta e le gambe giuste, contro una squadra buona. Cerchiamo di tenere la tensione alta, è un aspetto molto importante. Squadra concreta, tosta, decisa, che non faccia ragionare gli avversari: a Terni siamo stati così e bisogna continuare su questa strada. Con Castori ci siamo incontrati tantissime volte, lo conosco bene e ho grande stima e rispetto per lui, come uomo e come tecnico. Entrambi amiamo organizzare bene le nostre squadre, poi dipende dalle caretteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione adattarsi. Ognuno ha la sua filosofia di gioco ed il suo metodo di gioco, lui ha ottenuto grandissimi risultati e va bene così. Nell'ultima gara il Cesena ha pressato molto alto, domani dipende da che impostazione vorrà dare Castori. Noi dobbiamo fare partita attenta, paziente, senza andare all'arrembaggio. La gara dura 90 minuti... La formazione? Non voglio dare vantaggi all'avversario, tutti i ragazzi si stanno allenando bene e vedremo... Pettinari? Sta facendo molto bene, perchè gioca per la squadra. Ed io voglio proprio questo, è un aspetto fondamentale nel mio modo di pensare il calcio. In 11 attaccano ed 11 difendono, ognuno con i propri compiti. Tutti i giocatori si sentono coinvolti con me? Il merito è loro, non mio. Ho dato i meriti a Zeman per la preparazione atletica? Non c'è nulla da nascondere, l'ho detto perchè lo penso e non sminuisco il mio lavoro. Sono un libro aperto. Zeman ha fatto un buon lavoro e noi, io e il mio preparatore, abbiamo migliorato qualche aspetto e migliorato qualche difetto. Il tempo a disposizione non era molto e bisognava lavorare così. C'è molta abnegazione sul lavoro nel mio staff, per dare modo ai giocatori di dare il meglio. Nel calcio però contano i risultati, il resto è aria fritta. Sebastiani? Ho un ottimo rapporto con lui, sta sempre molto vicino alla squadra. A Pescara mi trovo bene, c'è tutto per fare bene ma fino a quando non raggiungerò l'obiettivo salvezza non mollo. Ho accettato questa sfida e voglio dimostrare di meritare il Pescara, raggiungendo la salvezza il prima possibile e poi si vedrà. Ma adesso la mia testa è solo sul lavoro e sul centrare l'obiettivo. Dobbiamo salvarci il prima possibile. Questa squadra è stata costruita sul 4-3-3 e secondo me era il modulo più idoneo da dove iniziare il mio lavoro. Quando subentri devi guardare il lavoro passato, non puoi cambiare tutto. Saresti un presuntuoso. La gente mi ha accolto bene? L'ho sentito sin da subito..."
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