Pescara, certi amori non finiscono
Pescara e Zdenek Zeman un connubio che evoca ricordi piacevoli ma anche storia di un amore che non è finito.
Il tecnico boemo infatti lo scorso 27 febbraio alla veneranda età di 75 anni è tornato a sedersi sulla panchina del club abruzzese per la terza volta in carriera.
Personaggio carismatico e famoso per i suoi allenamenti pesanti, è diventato un’icona del calcio italiano fin dai primi successi ottenuti nei Risultati partite Serie A alla guida di Foggia prima e Lazio poi.
Carattere chiuso, niente peli sulla lingua e calcio offensivo
Da sempre Zeman ha fatto parlare di sé, per il suo carattere spigoloso, la sua lingua pungente nelle interviste o conferenze e per il suo calcio offensivo, dove l’unica cosa che conta è fare almeno un goal in più dell’avversario. Il 4-3-3 del tecnico boemo prevede una difesa alta, con i terzini che sono ali aggiunte, un centrocampista davanti ai due centrali difensivi con i piedi buoni e due mezze ali, tutte polmoni che corrono e che non debbano disdegnare gli inserimenti in zona goal. In attacco ad affiancare la prima punta, generalmente abile nell’andare ad attaccare in profondità ci devono essere due esterni offensivi dotati di grande estro.
Quando Pescara diventò Zemanlandia
Impossibile dimenticare quando il capoluogo abruzzese diventò Zemanlandia, nella stagione 2011/2012 con i talenti Verratti, Insigne ed Immobile, insieme al sindaco Sansovini, hanno dominato e conquistato il campionato di Serie B, ritornando in serie A dopo ben 19 anni, sciorinando tutto il repertorio del calcio zemaniano con partite memorabili, come lo 0-6 in casa del Padova.
Oggi la situazione è diversa, ma il suo ritorno ha portato entusiasmo
Oggi i biancazzurri militano nel girone C del campionato di serie C, l’obiettivo è quello di mantenere la terza posizione in classifica e giocarsi tutto nei play off. Girone difficile quello in cui militano gli uomini di Zeman, con il Catanzaro di Vivarini e Iemmello che ha violentato il torneo, raggiungendo la promozione in serie B già nel mese corrente. Secondo posto bloccato dal Crotone, non resta che guardarsi le spalle dal sorprendente Picerno, dall’altro amore di Zeman, il Foggia, e dall’Audace Cerignola, obiettivo comunque alla portata del club di proprietà di Daniele Sebastiani.
Non si sa ancora se il boemo resterà alla guida del Pescara della prossima stagione, ma al momento i pensieri di Zeman sono tutti verso un finale di campionato non semplice e sui play off. L'entusiasmo all’Adriatico Cornacchia è ritornato da quando in panchina siede il tecnico 75enne, così come in tutta la città, che sogna ancora una volta una promozione con il loro mito in panchina. Questa volta è giusto e doveroso dire che l’impresa è molto più ardua, ma tutto è possibile nel calcio, poi soprattutto quando parliamo di squadre di Zeman, sempre imprevedibili e difficili da affrontare per chiunque.
Non resta quindi che attendere la fine della stagione regolare e l’inizio della lotteria dei Play off, e chissà che Pescara non possa ritornare ancora una volta ZEMANLANDIA.
Commenti