Prima squadra

Brescia - Pescara 1-3, le pagelle dei biancazzurri

09.11.2014 10:04

Il Pescara espugna Brescia, Baroni salva la panchina: la gara dai due volti in terra lombarda regala al Delfino tre punti che fanno classifica e morale Aresti 6,5 Tiene in piedi il Pescara con due parate su Caracciolo, di piede, e Sodinha nel momento più intenso del match. Non avesse abbassato la saracinesca, ora staremmo parlando di esonero, crisi etc etc Zampano 6 Nel primo tempo si vede poco, cresce come i compagni nella ripresa facendosi sentire anche in fase di spinta Salamon 6 Deve ancora prendere le misure come centrale di una difesa a 4, tanto che qualche buco lo lascia. Lavora più di fisico che altro, ma nel complesso regge bene Zuparic 6,5 Del pacchetto arretrato è il migliore. Sfiora il gol in avvio, poi ingaggia una lotta senza esclusione di colpi con Caracciolo. Accentua un po’ gli effetti di un buffetto dell’Airone, comunque meritevole del rosso, dimostrando una malizia finora a lui sconosciuta Grillo 6 E’ lui che tiene in gioco Benali in occasione del gol Bresciano, ma sfodera l’assist telecomandato per il gol del pari. Il Pescara può contare su di lui Lazzari 6 Gara di sostanza e sacrificio, prova un paio di incursioni ma è ignorato dai compagni o bloccato dai bresciani. Peccato per il giallo che, causa diffida pendente, gli farà saltare il Frosinone Appelt Pires 5,5 Ancora lento, impreciso e troppo compassato per prendere in mano una squadra che ha bisogno assoluto di un cervello a centrocampo. Un po’ meglio nella ripresa, ma non ancora all’altezza della situazione Bjarnason 5 Il peggiore. Baroni per responsabilizzarlo gli aveva dato, errando a nostro parere, anche la fascia di capitano. Delude ancora una volta, l’ennesima. Avrà la prova d’appello contro il Frosinone, data l’emergenza che vivrà il Pescara Memushaj 6,5 Di sciabola o di fioretto ingaggia duelli che raramente perde. Ha l’ardore giusto, ma anche qualità Pasquato 6 Nel primo tempo è lui il più pericoloso dei suoi grazie al calcio velenoso di cui è dotato. Si accende ad intermittenza, ma sono più lunghe e numerose le pause. Melchiorri 7 Lui stesso nel post gara (leggi qui) ammetterà di aver commesso alcuni errori decisivi (vedi passaggio sbagliato che innesca gol bresciano e cattiva gestione di alcune ripartenze potenzialmente letali), ma risponde “presente!” nel momento più difficile. Sigla il gol del pari, si procura il rigore del sorpasso e si rivela dunque decisivo Maniero 7,5 L’uomo che cambia volto al Pescara. Con lui in campo, la manovra trae beneficio non solo sul piano tecnico ma soprattutto su quello caratteriale. Risponde a detrattori e tecnico, che lo ha colpevolmente ignorato, con una prestazione con i fiocchi condita da due reti pesanti. Sul rigore è glaciale, il sigillo finale è un mezzo capolavoro che se l’avesse griffato un Morata qualsiasi avremmo visto in tv in tutte le salse Politano 6 Con lui in campo il Pescara acquista pericolosità. Non fa nulla di eccezionale l’ex Roma, ma tiene in apprensione le Rondinelle comunque Pesoli s.v. Lo scampolo finale di gara per lui Baroni 5,5 Manda inizialmente in campo un Pescara di nuovo conio per interpreti e scacchiere tattico ed i risultati non sono confortanti. Costretto a sconfessare le scelte iniziali, trova tre punti d’oro grazie soprattutto a colui che aveva epurato, Maniero. La domanda che abbiamo posto nelle pagelle di Pescara – Spezia (leggi qui) ha avuto risposta in quel di Brescia. Ora non separi più Melchiorri da Maniero e provi ad aggiustare il suo Pescara dalla cintola in giù.

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