Il “Piano Alternativo” a Zdenek Zeman che però…
Il “Piano A” – è ormai noto anche alle pietre – conduce a Zdenek Zeman per un matrimonio bis in grado di ricreare entusiasmo in città e coniugare bel gioco alla valorizzazione dei giovani. Peppino Pavone può essere il grimaldello giusto per aprire la porta al grande ritorno, ma le basi sono state gettate da tempo nonostante le difficoltà.
Secondo fonti confidenziali di FP.TV, il boemo sembra orientato a dire si ai biancazzurri, ma vuole ancora riflettere bene e valutare tutte le situazioni in atto. C’è addirittura chi si spinge a dire che per l’80% lo ZZ Bis è possibile, ma si resta comunque nel campo aleatorio delle opinioni anche se in taluni casi qualificate. Il Bologna in tal senso, pur alle prese con problemi economico-burocratici di non semplice soluzione, continua la sua corte nella persona di Filippo Fusco, uomo legato al boemo da rapporti di stima ed amicizia. Dopo che Mister Segafredo, alias Zanetti, si è tirato fuori, torna in auge il piano Guaraldi che vorrebbe portare in Emilia Zeman ed il suo staff. Il tecnico, tuttavia, vuole conoscere bene programmi, prospettive e possibilità del club felsineo per non rischiare di imbarcarsi in una situazione estremamente difficile.
I rapporti personali di certo hanno un peso, ma ciò che conterà maggiormente sarà il progetto proposto e le reali possibilità di attuarlo. Resta anche il Cagliari piazza appetibile, quando verrà formalizzato il passaggio di mano tra Cellino e Tommaso Giulini: la Serie A resta la massima aspirazione per chiunque, ma la tempistica non è delle più propizie. In questo contesto il Pescara ha mosso le sue pedine, forte di alcune situazioni che lascerebbero propendere la vicenda a suo favore (altri club sono sullo sfondo, ma nessuno ha mosso passi decisi) anche in tempi brevi (qualcuno sostiene molto meno dei 10 giorni paventati dai vertici biancazzurri).
In casa Pescara, non volendo aspettare all’infinito e non essendo disposti ad aprire una nuova telenovela, è comunque pronto il “Piano Alternativo” che sarebbe riduttivo definire semplicemente il “Piano B”. La strategia è la medesima proposta a ZZ in termini di obiettivi (squadra giovane ed allestita con budget fissato) e sarebbe messa in atto da un tecnico emergente. Più che a Drago e Foscarini, comunque in lista, il Delfino pensa a Davide Nicola che sembra rispondere a tutti i requisiti chiesti: non ha pretese faraoniche, è in grado di lavorare con i giovani, è abile sul piano tattico ed ha anche la personalità giusta per affrontare la “ricostruzione” in una piazza esigente come Pescara. Restano anche altre candidature, ma nessuna mossa è stata ancora fatta se non quella di sondare una disponibilità di massima a mettersi a tavolino con Nicola (che deve chiarire con Spinelli del Livorno la sua posizione) per parlare.
In questo contesto, c’è da segnalare la circostanza che non si è ancora consumato ufficialmente il divorzio con Serse Cosmi, che ha comunque il contratto a scadenza. Perché? In seno al club biancazzurro si valuta anche l’ipotesi, qualora naufragassero determinati presupposti, di ripartire con il tecnico umbro (alcuni esponenti della società sono favorevoli a questa soluzione, ma non c’è unità di intenti) e Cosmi stesso vorrebbe cimentarsi sin dall’inizio in una piazza che ha imparato a conoscere e che apprezza. Il fattore tempo, però, sarà importante: Cosmi non vuole sentirsi una “scelta obbligata” e non intende aspettare più di un tot di giorni.
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