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Gazzetta: Verratti, il giocatore italiano più forte

15.03.2015 11:48

Ne ha fatta di strada Marco Verratti! Quel quindicenne di Manoppello, che si affacciava timido in prima squadra a Pescara ma con il talendo da primo della classe, da tempo non è più una sorpresa. Gioca in una delle squadre più ricche e forti del mondo, il PSG, dopo aver trascinato il suo Pescara in Serie A, ma ora proprio tutti sembrano essersi accorti delle qualità del “Gufetto”. gazzLa Gazzetta dello Sport – non un quotidiano qualsiasi -  ieri in edicola ha dedicato ampio spazio a Verratti, non solo con una lunga intervista ma dedicandogli addirittura la prima pagina. La sontuosa prestazione in Champions League contro il Chelsea (qui video tratto da Youtube) ha riportato alla luce l’annosa questione dell’imperante esterofilia nostrana che riverbera i suoi nefasti effetti anche in Azzurro. Possibile che un giocatore del genere sia ai margini in Nazionale? Possibile che non si decida di affidargli le chiavi della squadra azzurra? Sembra incredibile, ma è così. Davanti ha mostri sacri del calcio italiano, ma i tempi sembrano finalmente maturi (e, probabilmente, lo erano anche prima). E Pescara da lontano si gode le gesta del suo figlio prediletto, orgoglio di un’intera Regione. “Se mi chiedi di commentare la prima pagina di ieri mattina della Gazzetta, ti dico : finalmente. Finalmente i media italiani danno il giusto risalto a chi ci invidia tutta Europa. Purtroppo il vecchio adagio per cui nessuno è profeta in patria non passa mai di moda. E' evidente che la diretta in "chiaro" della gara tra Psg e Chelsea abbia fatto "riscoprire" agli italiani il giocatore più forte del nostro Belpaese, ma Verratti gioca sempre così, basta seguirlo un po' di più “, ci dice, rispondendo a nostra esplicita richiesta, Donato Giampietro, Agente Fifa che conosce Verratti sin dagli inizi della carriera quando lo seguiva come giornalista. E’ stato tra i primissimi a coglierne le qualità e a cantarne le gesta quando era appena una giovane promessa. Con un futuro tutto da scrivere. “Questo è il terzo anno a Parigi e sinceramente le partite sottotono non riesco a contarne più di cinque. Per chi ha la memoria corta volevo ricordare che Marco esattamente due anni fa, non ieri, ma due anni fa ha giocato una partita sontuosa di fase finale di Champions al Camp Nou di Barcellona al cospetto di mostri sacri quali Iniesta e Xavi. Non mi meraviglio di quella disputata , quindi, a Londra qualche giorno fa. Ha una personalità infinita, è un campione che rende facili le cose difficili con una tranquillità disarmante. La differenza con il resto del mondo è proprio li. In Italia ci sono anche altri  registi bravi , ma che difettano in personalità. Lui gioca davanti a centomila persone come se stesse giocando  nel suo giardino di casa. Lo sto vedendo migliorare e maturare. Ha quasi del tutto azzerrato le ammonizioni per proteste e ridotto di almeno un terzo i gialli per falli inutili, inoltre lo vedo aggredire spesso la porta con maggiore determinazione rispetto al passato. E' un classe '92 e può essere l'alfiere azzurro per i prossimi dieci anni ed invece ha difficoltà a trovare spazio.  Fossi io Ct non mi preoccuperei di dover trovare un posto a Verratti, mi preoccuperei, piuttosto, di trovare gli altri dieci da dover schierare insieme a lui. Pensa ha dimostrato anche di poter giocare e bene insieme a Pirlo.  Quanto vale? se giocasse in Italia , per i media italiani varrebbe 80 milioni. In Europa , per fortuna, non sono ciechi. Tutti lo apprezzano, il Psg se lo tiene stretto, ma è l'Italia che deve destarsi ed accorgersi di Verratti. Diamogli le chiavi del centrocampo azzurro, nessuno lo merita più di lui”, chiude Giampietro.

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