Rubriche

FULL METAL ZEMAN - "Georgi Tunjov, professione leader tecnico"

Una delle rubriche griffare PS24 & GZ

24.10.2023 12:56

Riecco l'appuntamento settimanale con una delle rubriche firmate insieme agli amici del Gruppo Zeman. Questo è Full Metal Zeman, la rubrica firmata da Gioacchino Piedimonte, che è uno degli editorialisti di punta del GZ e che da anni ci onora del suo punto di vista assai peculiare. Buona lettura!

Georgi Tunjov, professione leader tecnico

Il calcio è lontano anni luce per fortuna dal concetto di scienza esatta, con buona pace della quantità incommensurabile ormai di strumenti di certo utilissimi e preziosi a nostra disposizione in grado sì di alzare a dismisura il livello dello studio e della preparazione nei minimi dettagli, ma anche allo stesso tempo di illuderci di poter gestire e prevedere uno sport che rimane governato principalmente da dinamiche che sfuggono al nostro controllo.
A fronte di questo, esiste in ogni caso la celeberrima legge dei grandi numeri, una regola che viene tirata in ballo spesso e volentieri per provare ad ampliare le analisi delle partite sulla base di quanto accaduto, appoggiandosi ai dati e a determinate statistiche che in alcuni casi sembrano rincorrersi in maniera così evidente da volerti lanciare dei segnali senza assolutamente passare inosservate. 
Da un lato la Lucchese di Gorgone, imbattuta tra le mura amiche dal 12 Febbraio e con nessun gol ancora subìto nelle prime tre uscite casalinghe stagionali, e dall’altro ovviamente il Pescara di Zeman, che come ben sappiamo giungeva in Toscana a digiuno di reti da 180 minuti. Guardando solo il risultato finale, senza nemmeno entrare nelle pieghe della partita, non risulta così complicato strizzare l’occhio e ammiccare alla legge di cui sopra, richiamando l’esito e i numeri di alcuni incontri che in un certo senso appaiono già annunciati prima che si verifichino.
Il poker allo Stadio Porta Elisa, facilitato anche dall’espulsione di Tiritiello nel primo tempo che ha lasciato i padroni di casa in dieci uomini, consente alla squadra di ritrovare ossigeno e manda due messaggi importanti, uno negativo e l’altro positivo: nel primo caso, la quantità di occasioni sciupate dal duo Cuppone-Merola, con soprattutto il secondo testardo e poco lucido nel momento topico e per il momento ancora lontano dalla fioritura definitiva che attendiamo da tanto, anche troppo; nonostante il parziale sia rotondo, la sensazione è che sarebbe potuta finire in goleada se all’appello non avesse risposto ancora una volta presente la mancanza di precisione e di freddezza negli ultimi metri. Il secondo ha un nome e un cognome, Georgi Tunjov. Il centrocampista estone si sta imponendo con prepotenza come leader tecnico dei biancazzurri; l’incisività e la prelibatezza del suo mancino, che ha già regalato più di un chirurgico colpo da biliardo, rappresentano l’equivalente fisico e atletico di Hamza Rafia alla voce “categoria superiore”. Giocatore importantissimo e di alt(r)o livello designato a fare la differenza sia in senso assoluto sia in virtù dei problemi sul piano realizzativo davanti, con le indicazioni migliori che sotto questo punto di vista continuano ad arrivare soprattutto da Accornero. “Ho fatto più gol adesso in due mesi che in tutta la mia carriera da professionista” è una dichiarazione che evidenzia in maniera equivocabile e tanto per cambiare anche la provvidenziale mano del tecnico boemo sull’evoluzione del centrocampista ex Spal.
Non c’era probabilmente modo migliore di reagire ai recenti inciampi e contemporaneamente di avvicinarsi al big match infrasettimanale all’Adriatico contro la capolista. Nel postpartita, il presidente Sebastiani ha rimarcato l’equazione tra la volontà di giocare a calcio degli avversari di turno e la conseguente brillantezza ed efficacia delle prestazioni del Pescara, e non ha resistito ad una battuta sulla ricetta vincente da utilizzare invece per sopraffare i pullman parcheggiati davanti alla porta avversaria: “bucargli le gomme”. Che possa o meno esserci un collegamento diretto proprio con l’atteso e imminente match contro la solida ed esperta Torres è da stabilire, di certo il test in questione è delicato e significativo non solo in termini di classifica, con la possibilità di agguantare i sardi in vetta, ma anche per mettere di nuovo alla prova nel giro di pochissimo tempo i ragazzi dal punto di vista tattico e della pazienza nello sviluppo del gioco al cospetto di una squadra attenta e pronta a sfruttare gli spazi in campo aperto.

Gioacchino Piedimonte

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