Un anno di Zeman, ma solo un giorno di Zemanlandia

Il Pescara da un punto di vista diverso: è quello che emerge dalla rubrica "Zeman's Karma", proposta settimanalmente da PS24 con la collaborazione del Gruppo Zeman, il laboratorio diretto da Salvatore Piedimonte. Il pezzo è a firma Salvio Imparato.

Buona lettura!

Il paradosso più grande di questo Zeman Bis è quello di aver visto Zemanlandia solo alla prima uscita, è ormai passato un anno dal 5-0 rifilato al Genoa di Juric. Un giorno magico quel 19 febbraio 2017,  in cui il Boemo è quasi passato da maestro a mago, resta infatti ad oggi un mistero quella prestazione, chi lo segue da tempo sa che non è il classico allenatore da prendere in corsa, e invece la squadra verticalizza, pressa alto e si sovrappone, Zeman lancia Cerri che segna e si commuove e sembra il preludio di una nuova favola condita di un’alchimia mai finita.

Mistero vuole che della giostra Zemanlandia resta solo quella clamorosa apparizione e ad si manifesta in qualche azione, in qualche vittoria importante di misura, ma niente di quello che Zeman lasciò è mai ritornato e riprodurre il suo calcio con continuità fuori da Pescara gli è risultato sempre più complesso, c’è chi dice che Zeman non è più in grado di gestire un gruppo e di motivarlo e che il suo calcio senza un certo tipo di giocatori è impraticabile.

Tutto giusto e tutto sbagliato, in verità è difficile dare risposte, ma analizzando Entella-Pescara è si vero che la squadra non ha quelle qualità tecniche per esprimersi offensivamente, ma il problema più grande è che manca quella scintilla per accendere i meccanismi, per dare quella convinzione ai giocatori di esprimere i concetti del mister, a Chiavari è mancato passare in vantaggio, anche contro la Salernitana si è visto che una volta passati in vantaggio i ragazzi hanno inserito una marcia in più e verticalizzato di più, manca l’entusiasmo di una vittoria zemaniana e deve arrivare il prima possibile per fare finalmente il salto di qualità.