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La cura Foscarini per la Pro Vercelli di Marchi

22.10.2015 09:48

La Pro Vercelli scende a Pescara per continuare la cura Foscarini. Nel turno precedente ha vinto per 2-1 contro il Vicenza, ancora imbattuto come il Trapani, ma in Abruzzo cerca conferme. Foscarini, dopo l’esonero di Scazzola per le quattro sconfitte consecutive, ha iniziato alla grande sulla panchina dei Leoni centrando un successo convincente per la classifica ma soprattutto per il morale. Pescara – Pro Vercelli, tutte le statistiche. Con due vittorie casalinghe, altrettanti pareggi (uno lontano dalle mura amiche) e quattro sconfitte (due lontane dal Piola), la Pro Vercelli è diciassettesima in classifica con otto punti. I piemontesi giocano 509,6 palloni a partita con il 58% di passaggi riusciti in 24’ 06” di possesso palla. Il Pescara invece ne gioca 545,6 con il 64,7% di passaggi completati in 24’ 28” di possesso. I Leoni hanno il 36,9%  di pericolosità con 8’ 25” di supremazia territoriale 10,6 tiri a partita  di cui 3,6 nello specchio. Con 6 reti fatte (una fuori casa) e 10 subite (4 in trasferta), la Pro Vercelli sigla 0,8 gol a partita e ne subisce 1,25. Gli abruzzesi invece hanno 46,1% di pericolosità ottenuto da 9’ 30” di supremazia territoriale e 11,9 conclusioni di cui 4,9 in porta. Con 11 gol subiti (due all’Adriatico) e 10 realizzati (4 in casa) il Pescara ha la media 1,3 gol fatti a partita e 1,375 incassati. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Claudio Foscarini al debutto non ha apportato, complice anche il tempo limitato, grandi modifiche al 4-3-3 di Scazzola. Pressing sui portatori di palla, aggressività a tutto campo e compattezza le richieste dell’ex allenatore del Cittadella che predilige una squadra corta e letale in ripartenza. Il tallone d’Achille, come evidenziato coi veneti e nel match contro il Vicenza, è rimanere imbottigliati e non riuscire a ripartire a causa dell’elevata pressione offensiva avversaria. Per evitare ciò la Pro Vercelli chiederà un sacrificio in più ai suoi centrocampisti per tamponare le folate biancazzurre sulle fasce o in percussione al centro. Sul fronte offensivo Foscarini ha provato diverse situazioni su palla in movimento con Gatto e Mustacchio. A ciò si aggiunge la grande fiducia riposta in Ettore Marchi: il bomber dei bianchi della scorsa stagione si è finalmente sbloccato in campionato ritrovando la giusta fiducia e condizione fisica. Notizia fondamentale per i piemontesi dato anche l’infortunio del centrocampista Castiglia, capocannoniere dei suoi con tre reti. Fermo ai box per problemi muscolari, sarà difficile vederlo in campo domani sera all’Adriatico. In infermeria si aggiungono l’altro centrocampista Fausto Rossi, fuori un mese, e il terzino Germano. Cantiere aperto quindi in casa Pro con due piccole certezze: la voglia dei piemontesi di trovare continuità e l’esperienza di Foscarini fondamentale nel ripartire da situazioni difficili e confusionarie.  

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