Zona Cesarini? No, “Zona Pescara”

Chiamatela pure “Zona Pescara”. Quella che nel mondo del calcio è nota come “Zona Cesarini”, gli scampoli finali delle partite (Il nome deriva dal calciatore Renato Cesarini, mezzala azzurra negli anni trenta del Novecento, che realizzò diversi gol nei minuti finali di partita), in questa annata agonistica si è tinta per 4 volte di biancazzurro. Con Lanciano, Cittadella e Catania in casa e con il Perugia in trasferta, infatti, a tempo scaduto il Pescara ha realizzato, con protagonisti diversi (Melchiorri nella sfida d’Abruzzo, Maniero in Umbria, Bjarnason  con i veneti e Sansovini con i siciliani), marcature fondamentali ai fini del risultato (3 pareggi ed una vittoria), per un totale di 5 punti conquistati nel tempo di recupero. Una tendenza che denota, anche in giornate non buone sotto il punto di vista della prestazione (Lanciano e Cittadella insegnano, in tal senso), uno stato psicofisico dei biancazzurri con il segno “più”. Nonostante la discontinuità di risultati e prestazioni, il Pescara non molla. E, talvolta, pesca il jolly.