Ritornare al successo
L'obbligo in casa Delfino
Solo lunedì capiremo se il Delfino ha davvero messo il muso fuori dalla crisi.
Il derby di Coppa Italia, infatti, con passaggio del turno firmato Vergani, rappresenta certamente una buona iniezione di fiducia per il Pescara, ma il test con il Pineto non può di certo rappresentare un banco di prova attendibile per capire se il peggio sia ormai alle spalle. D'altro canto entrambe le formazioni hanno proposto un ampio turnover e dato quindi spazio prevalentemente alle seconde linee, ma vincere fa sempre bene, aiuta il morale e consente di lavorare meglio in preparazione del posticipo dell'Adriatico contro il Rimini.
Nel derby la banda di Zeman è tornata a vincere nel proprio fortino dopo più di un mese (l'ultima volta era datata 5 ottobre contro la Fermana, primo turno di Coppa Italia) ed ha sfatato il tabù Pineto, sempre vincente nei due precedenti stagionali (il Memorial Serra e la gara di campionato, che aveva dato la stura al periodo nero fatto di 4 punti conquistati in 6 partite), ma ha anche fornito alcune indicazioni utili per il campionato. Innanzitutto ha certificato i progressi del match-winner Vergani e del senatore Mora e la loro voglia di essere partecipi del progetto, ha confermato che Pellacani è ancora in ritardo di condizione e ben lungi dall'essere già tornato il difensore invalicabile che era prima dell'infortunio al ginocchio e che De Marco, dopo il grande avvio, sta vivendo un periodo fisiologico di appannamento. La partita contro gli uomini di Amaolo ha riservato anche un ritorno al passato per Gigi Cuppone. La punta salentina, inserita da mister Zeman in corso d'opera, nelle prime 10 giornate è stato il centravanti titolare e nelle ultime due circostanze è stato il vice Tommasini, mentre nello scampolo di derby disputato è stato riportato dal boemo sulle corsie d'attacco, prima a sinistra e poi a destra. Può essere una soluzione praticabile anche in campionato, per mantenere un riferimento centrale di peso (Tommasini o il redivivo Vergani) senza dover rinunciare alla rapidità e al lavoro nelle due fasi dell'ex Potenza, ma più probabilmente non da subito perchè contro il Rimini le ali del tridente saranno di nuovo Merola, risparmiato dalle fatiche di Coppa, e Cangiano, entrato solo sui titoli di coda del match.
Vincere lunedì sarà importante per la classifica ma anche per ricreare entusiasmo nel gruppo squadra e nell'ambiente. Le presenze allo stadio dal debutto ad oggi sono andate infatti calando.
Tuttavia, ci si attende un vero e proprio bagno di folla in occasione della partitissima di fine mese con il Cesena (sabato 25 alle ore 20:45). Il Pescara comunque si mantiene al terzo posto per media spettatori nel Girone B con 5.765 presenze dietro a Cesena (10.411) e Spal (6.941). Sono stati 34.589 in totale gli spettatori nelle 6 gare casalinghe disputate finora, con record stabilito alla prima giornata contro la Juventus Next Gen (7.189 tifosi sugli spalti), un po' per la curiosità di vedere la nuova squadra e un po' anche per il richiamo dato dal nome dell'avversaria, pur trattandosi della formazione Under 23. Paradossalmente, nonostante i numeri attuali siano più alti di quelli delle prime 6 gare casalinghe della scorsa stagione, l'apporto dei tifosi pescaresi è stato in proporzione più importante in trasferta. Oltre al derby con il Pineto in data 11 ottobre, per ovvi motivi (8.481 spettatori totali), il Pescara ha fatto stabilire il record attuale di presenze a Ferrara (8.542, con 1072 supporters biancazzurri) e a Perugia (4.000 spettatori, di cui 600 provenienti dall'Abruzzo).
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