Priorità dismissioni: la situazione aggiornata
Tanti casi spinosi da risolvere per Matteassi
Probabilmente non ci sarà il repulisti totale che era stato auspicato e preventivato nell'immediato post retrocessione. Il nutrito gruppo di giocatori sotto contratto in casa Delfino pongono all'attenzione del nuovo d.s. Matteassi tanti casi spinosi, tra giocatori ormai a fine ciclo pescarese ed altri che, pur importanti, hanno ingaggi fuori budget e richieste dalle categorie superiori. Tuttavia, in un mercato assai complicato non solo per i riflessi economici sul mondo del pallone dati dalla pandemia, le dismissioni restano prioritarie.
Cerchiamo di analizzare la situazione giocatore per giocatore. Vincenzo Fiorillo, capitano e portiere con più presenze nella storia del Delfino, ha parecchie richieste (a partire dalla Ternana, in caso di addio la meta più probabile per i rapporti tra i club e la vicinanza delle due città, dato che Fiorillo non vorrebbe allontanarsi troppo da dove ha deciso di stabilirsi definitivamente) ma non ha ancora deciso il suo destino. Potrebbe anche optare per la permanenza, legando indissolubilmente il suo nome a quello del Pescara. Ma al momento tutte le soluzioni sono ancora aperte.
Gennaro Scognamiglio non dovrebbe far parte dei piani del nuovo Pescara, ma al momento latitano offerte. In una difesa a 3 ha dimostrato di saper giocare sia centrale sia sul centro-sinistra, ma l'interpretazione “alta” della difesa propugnata da Auteri lo rendono non troppo adatto. Il contratto del calciatore potrebbe rappresentare un ostacolo per la cessione, tra entità ingaggio e indennizzo anche minimo da corrispondere. E Mirko Drudi? Già lo scorso anno il difensore è stato ad un passo dalla cessione, il rapporto con qualcuno dello staff societario è assai degenerato nel finale di stagione e una cessione appare ormai inevitabile, anche se in C sarebbe un vero valore aggiunto. Ascoli, la solita Ternana, il “suo” Cesena e il SudTirol (assai più indietro nelle preferenze) seguono con molto interesse gli sviluppi. Sulle corsie, uno tra Nzita e Masciangelo dovrebbe salutare. Il problema comune alle situazioni di ambedue è dato il valore del cartellino iscritto a bilancio, dunque si dovrebbe trovare una formula “fantasiosa” (prestito con obbligo di riscatto e pagamento dilazionato; scambio con ipervalutazione) per concretizzare un trasferimento. Entrambi hanno mercato (Lupo vorrebbe Masciangelo ad Ascoli, Nzita piace al Benevento e non solo, ad esempio) comunque e qualche sviluppo ci sarà. Una permanenza per entrambi? Non è esclusa, anche perchè Nzita può fare il centrale di sinistra nella difesa a 3, ma le questioni di bilancio spingono per l'addio di almeno uno dei due. Elizalde balla ancora tra cessione definitiva (Uruguay o Romania) e permanenza, mentre sembra ormai escluso un nuovo prestito. Sorensen è in uscita certa (leggi qui), come Celli che rientra dal prestito. Discorso a parte merita Balzano, che non è sotto contratto ma può allungare di una stagione: è duttile, è legato alla piazza e ha buoni rapporti con la società. La fumata bianca non sembra in discussione.
Crecco, non riscattato dal Cosenza, è sul piede di partenza ma potendo ricoprire più ruoli (esterno mancino e centrocampista) potrebbe comunque far comodo. Tuttavia per i giocatori con ancora un anno di contratto la strada è tracciata: o cessione per massimizzare o rinnovo. Una permanenza a scadenza sembra esclusa. Valdifiori ha un contratto oneroso che lo blinda ma caratteristiche tecniche che non vanno a braccetto con le idee di Auteri e non sembra avere le richieste. La sua situazione è tra le più intricate da risolvere. Fronte Memushaj: è già stato confermato, ma non si possono totalmente escludere sviluppi in uscita. Di Busellato abbiamo parlato a parte (leggi qui) e bisognerà trovare la quadra tra esigenze economiche e necessità tecniche per risolvere la questione.
In attacco gli esterni Di Grazia e Bocic hanno le caratteristiche giuste per il modulo di Auteri e almeno uno potrebbe restare in organico, come rincalzo. Età e prospettive propendono per Bocic. Situazione assai complessa per Cristian Galano. In C resta un lusso assoluto soprattutto nell'assetto tattico che si pensa Auteri possa adottare, ma tra i big è quello che dovrebbe partire per prima. Perchè? Rapporto logoro con la piazza, ingaggio alto, richieste cadette e volontà del giocatore di restare in B spingono per una cessione. Gratis però non si muoverà: servono soldi, non tanti ma reali. Borrelli e Bunino non dovrebbero far parte del progetto (sul baby centravanti, però, qualcosa potrebbe cambiare), mentre dovranno essere valutate le questioni relative ai giovani Belloni e Blanuta (uno resterà, l'altro andrà a giocare o in prestito o a titolo definitivo).
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