Di Sciascio a PS24: “La lunga sosta è stata sicuramente di aiuto. Spero che il Pineto e Verratti..."
L'opinione
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI - Il Pescara sta lavorando costantemente per non farsi trovare impreparato ai playoff; manca poco meno di una settimana, infatti il prossimo 18 maggio prenderà il via il primo turno nazionale che vedrà i ragazzi di Zeman tentare di raggiungere la Serie B. Per fare il punto della situazione in casa biancazzurra è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Ivano Di Sciascio, noto giornalista con un passato nell’area della comunicazione del Delfino. Ecco ciò che ha detto.
Tutto questo lasso di tempo in attesa dei playoff ha permesso al Pescara di recuperare a pieno regime tutti gli infortunati… “Recupero infortunati, ottimizzazione della condizione fisica e meccanizzazione dei segmenti tattici del calcio zemaniano, hanno avuto nella lunga sosta un validissimo alleato. Da questo punto di vista lo stop è stato di grande aiuto. Chiaramente, ma vale per tutti, il feeling con il ritmo partita è inevitabilmente sceso. Il Pescara a differenza di altre squadre, non ha svolto, almeno fino ad ora, amichevoli, una scelta discutibile, ma che probabilmente Zeman ha ritenuto opportuna”.
Zeman, avendo preso la guida della squadra in corsa, sta attuando una “seconda” preparazione atletica dato che la condizione dei suoi ragazzi non rispettava i criteri agonistici del boemo. Secondo lei questo lavoro avrà rilevanza nella modalità di approccio delle imminenti sfide? “Il calcio di Zeman si fonda su condizione fisica, automatismi e tempi di gioco. L’intermittenza con la quale il Pescara ha espresso i concetti di gioco voluti dal boemo, sicuramente ha risentito di una preparazione che era stata pensata da mister Colombo per un calcio diverso. In questo senso ci aspettiamo un po’ tutti un Pescara più arrembante e dai ritmi di gioco consoni al gioco zemaniano. A tutto ciò, se il Pescara riuscirà anche ad avere quella meccanizzazione dei movimenti necessaria per sviluppare il calcio del boemo, allora avremo un progresso ottimale e, a mio giudizio, i biancazzurri avranno tutte le carte in regola per essere protagonisti”.
Il Pineto è approdato in C dopo essere stato protagonista di un’ottima stagione. Con la possibile promozione in cadetteria dei biancazzurri potremmo avere due squadre abruzzesi nel calcio professionistico… “Il Pineto ha stupito un po’ tutti, ma la promozione è tutt’altro che casuale. È frutto di un percorso studiato e attuato in una logica di programmazione che ha coinvolto tutti i processi interni ed esterni ad una squadra/società di calcio. Adesso il palcoscenico è chiaramente diverso e necessita di un altro scatto in avanti. Soprattutto dirigenza e staff tecnico dovranno essere bravi a capire e avere misura e contezza di qual è il gap da colmare tra quello che si è e si ha e ciò che serve per consolidare la categoria nella prossima stagione. L’augurio è chiaramente di “lasciare solo il Pineto” nella prossima stagione di Serie C e ridare a Pescara e all’Abruzzo il palcoscenico della serie cadetta”.
Sempre in tema Delfino, Marco Verratti sta ricevendo numerose critiche in terra transalpina. Il talento di Manoppello merita questa contestazione? “Verratti ha scelto di costruire gran parte della sua carriera nel Paris Saint-Germain. Ha vissuto momenti straordinari arrivando ad essere un vero e proprio beniamino dei tifosi parigini. Oggi vive e subisce, così come parte dei suoi compagni più titolati, la frustrazione di un ambiente che ha visto la propria squadra essere puntualmente solo comparsa nelle competizioni oltralpe, nonostante investimenti finanziari che non hanno eguali. Le critiche fanno parte del gioco così come i complimenti. Io credo che Marco sia arrivato alla fine di un ciclo. Il suo futuro probabilmente, anzi sicuramente, è lontano dalla Francia ma non lo vedo per un ritorno in Italia dove probabilmente si fa fatica a supportare certi ingaggi. Se devo azzardare un pronostico, lo vedo ancora compagno di squadra di Leo Messi…”.
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